Intesa Sanpaolo richiama l’attenzione delle autorità di controllo sui movimenti nell’azionariato di Ubi banca. In particolare, secondo quanto riferisce il Messaggero, l’istituto guidato da Carlo Messina invita a controllare che non siano state superate le soglie significative che richiedano autorizzazioni da parte del Vigilante o che facciano scattare l’obbligo dell’opa.
Nel primo caso il riferimento è ai soci del Patto Car cui fa capo oltre il 18,5% del capitale della banca e quindi è vicino alla soglia del 20% per il superamento della quale è richiesto il via libera da parte della Bce.
Il sospetto di Intesa Sanpaolo è che alcuni soci appartenenti al patto Car abbiamo rafforzato le proprie posizioni portando la quota di titoli complessiva sopra la fatidica soglia. In particolare il riferimento è agli acquisti della Fondazione CariCuneo e al fondo Fondaco sgr.
Il secondo punto su cui, secondo quanto riportato dal quotidiano rimano, è richiesto di fare luce è la possibilità che siano stati effettuati accordi tra i tre diversi patti di azionisti stabili della banca stabilendo di fatto un tacito accordo su una quota del capitale superiore alla soglia del 30%.