Mercati – Ancora vendite in Europa e a Piazza Affari (-1,5%)

Mattinata in rosso per le borse del Vecchio Continente, mentre i futures di Wall Street scambiano poco distanti dalla parità.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,5% in area 16.930 punti, in rosso come il Dax di Francoforte (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-1,9%), il Ftse 100 di Londra (-2,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-2,6%). Poco mossi i derivati su Dow Jones e S&P500, in lieve rialzo quello sul Nasdaq dopo due sedute di ribassi consistenti.

L’azionario continua a risentire dei timori per una seconda ondata di contagi da coronavirus e dei commenti di Jerome Powell sull’outlook economico, definito molto incerto e soggetto a significativi rischi al ribasso.

Il presidente della Federal Reserve ha inoltre dichiarato che l’economia statunitense avrà bisogno di ulteriori stimoli da parte del governo, escludendo invece l’ipotesi di tassi di interesse negativi.

In mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, in cui si legge che il Consiglio direttivo è pronto ad incrementare l’entità del Pepp, il programma di acquisti di titoli pandemici, adeguandone la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno.

Nel pomeriggio l’attenzione si concentrerà sull’agenda macroeconomica e in particolare sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, stimate a 2,5 milioni. Domani invece verranno diffusi i dati cinesi di aprile su produzione industriale e vendite al dettaglio. In Italia, il surplus della bilancia commerciale di marzo è calato a 5,685 miliardi.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,081 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si indebolisce leggermente a 106,8.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+3,7%) a 30,3 dollari e il Wti (+4,2%) a 26,4 dollari, in scia ai segnali di miglioramento del mercato evidenziati dall’International Energy Agency.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 232 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,79%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap svetta Saipem (+1,9%) sostenuta dai nuovi contratti in Nigeria per circa 2,7 miliardi di dollari. In calo invece Leonardo (-3,8%) e Banca Mediolanum (-3,6%).