L’audizione del Presidente della Fed contribuisce alla discesa degli indici per la seconda seduta consecutiva.
Powell, oltre ad accantonare per il momento l’opzione dei tassi negativi, conferma che lo scenario economico sarà molto incerto nei prossimi mesi provocando la reazione nervosa di Wall Street che è partita subito in rosso.
Gli indici hanno tentato qualche timido rimbalzo intraday, ma hanno chiuso con perdite vicino ai due punti percentuali, grazie solo ad un parziale recupero nel finale.
Il bilancio della seduta di ieri registra il Dow Jones in calo del 2,2%, lo S&P500 dell’1,7% ed il Nasdaq dell’1,5%.
Il VIX avanza di quasi sette punti percentuali a quota 35,3 punti.
General Electric scende intraday al minimo degli ultimi 29 anni, in scia alle difficoltà del settore aereonautico che potrebbero ulteriormente danneggiare la società industriale alle prese on una considerevole ristrutturazione interna, già da alcuni anni.
Tutti gli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in rosso, appesantiti dal comparto energia (-4,5%). Il petrolio non è riuscito a mantenere I guadagni di inizio giornata, malgrado l’aumento delle scorte di greggio settimanali negli Stati Uniti del tutto imprevisto. L’oro nero ha chiuso infatti in calo del 1,9% a quota 25,30 dollari al barile.
Sul fronte obbligazionario, il rendimento del titolo decennale cede quattro punti base allo 0,65%.
Dollaro in forte recupero dopo le parole di Powell a quota 1,081 nei confronti della moneta unica.


























