In aumento i prezzi petrolio dopo i dati sulle scorte Usa e dopo il reporto mensile dell’International Energy Agency. Il Brent guadagna il 4,2% a 30,42 dollari al barile, mentre quello sul Wti segna un +5,4% a 26,66 dollari.
L’Energy Information Administration ha diffuso ieri i dati settimanali sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti, che hanno visto a sorpresa una diminuzione dello stock di greggio di circa 0,7 milioni di barili, rispetto all’aumento di 4,3 milioni di barili atteso dagli analisti.
A ciò si aggiunge il report mensile dell’International Energy Agency (IEA) secondo cui l’outlook del mercato petrolifero è parzialmente migliorato, con una domanda leggermente più forte del previsto e un’offerta alla prese con il crollo dei prezzi.
IEA prevede per questo mese un “declino storico” della produzione mondiale di petrolio, al livello più basso degli ultimi nove anni, mentre la domanda globale per il 2020 è stata rivista da 0,5 milioni di barili al giorno a 91,2 milioni.
Quest’anno, quindi, la domanda è stimata in calo di 8,6 milioni b/d, il maggior declino della storia anche se leggermente meno marcato di quanto inizialmente previsto.
