Ubi – Al vaglio ipotesi di alternative all’ops Intesa SP

Il tentativo di Ubi banca di sottrarsi all’offerta pubblica di scambio annunciata da Intesa Sanpaolo e che dovrebbe prendere il via nella prima parte di luglio vede anche la ricerca di un cavaliere bianco.

Un passaggio non ufficiale ma al quale stanno lavorando gli advisor Goldman Sachs e Credit Suisse. E a cui Ubi stessa fa riferimento invocando la clausola di sopravvenienza della forza maggiore (Mac) per il coronavirus che impedirebbe di fatto la ricerca di soluzioni alternative all’ops Intesa Sanpaolo nell’esposto alla Consob.

Ma sul fronte delle possibili strade da perseguire, secondo quanto riporta il Messaggero, ci sarebbero opinioni diverse tra alcuni soci storici dell’istituto orobico e il vertice rappresentato dai manager e dall’ad Victor Massiah.

Secondo quanto scrive il quotidiano, un gruppo degli azionisti di riferimento preferirebbe tornare alla carica con Crédit Agricole, che in passato aveva smentito un proprio interesse per Ubi.

Tra le alternative che invece vorrebbe perseguire il ceo vi è quello del rinnovo dell’accordo di bancassurance con Cattolica Assicurazioni, in scadenza il prossimo 30 giugno. La compagnia, che è entrata nel capitale di Ubi Banca con una quota dell’1%, pare intenzionata a rinnovare l’intesa che potrebbe fruttare a Ubi alcune centinaia di milioni e potrebbe minare l’interesse di Unipol che, invece, supporta l’ops di Intesa perché è interessata a diventare il partner delle filiali che saranno acquisite da Bper.

Altra alternativa indicata dagli advisor, secondo il quotidiano romano, sarebbe Mps. Questa opzione, tuttavia, presenta il limite delle tempistiche legate anche al fatto che l’istituto, che a breve cambierà l’amministratore delegato, non ha ancora ricevuto il via libera dalla Commissione UE a cedere il pacchetto di crediti deteriorati che costituisce un passaggio chiave prima di potere pensare ad alleanze.