Alkemy – Conti in miglioramento nel 1Q20 ma Ebit e risultato netto restano negativi

Alkemy chiude il primo trimestre 2020 con un fatturato di 19,3 milioni, in crescita del 5,1% rispetto ai primi tre mesi del 2019, grazie alla nuova strategia di Go-to-Market e alla gestione dei clienti principali, con un aumento del fatturato medio per cliente. Nel settore Italia si registra una crescita organica dei ricavi anno su anno pari al 12,1%.

L’Ebitda si attesta a 0,3 milioni, rispetto ad un margine operativo lordo negativo per 0,8 milioni nel trimestre di confronto, principalmente grazie alla focalizzazione del Gruppo su progetti a maggior valore aggiunto e alle efficienze derivanti dall’implementazione della nuova organizzazione.

L’Ebit è negativo per 0,1 milioni, a fronte di una perdita operativa di 1,2 milioni al 31 marzo 2019.

Il risultato netto è in rosso per 0,6 milioni, rispetto ad una perdita netta di 1,3 milioni nel primo trimestre dell’esercizio precedente.

La posizione finanziaria netta del gruppo al 31 marzo 2020 è negativa per -20,1 milioni (debito), rispetto ad un indebitamento netto di 19,2 milioni a fine 2019. La variazione è dovuta prevalentemente a nuovi finanziamenti bancari per -1 milione e a debiti aggiuntivi per factoring per -1,6 milioni, in parte compensati dalla maggiore liquidità disponibile per 1,45 milioni.

Per il 2020 Alkemy conferma il focus sull’industrializzazione del modello di business. L’emergenza da COVID-19 e le misure di lockdown intraprese nelle geografie principali in cui opera la Società hanno portato a un rallentamento di parte del business, in particolare in Spagna e Messico, relativo ad alcuni clienti in attesa di maggiore visibilità sull’anno, che potranno generare un impatto sui risultati di Gruppo nel breve periodo. La pipeline del business, in particolar modo in Italia, resta comunque molto promettente e nel medio periodo Alkemy potrebbe beneficiare dell’accelerazione del mercato della trasformazione digitale conseguente all’emergenza COVID-19.