Panariagroup ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 92,5 milioni, in calo del 4% rispetto 96,4 milioni del primo trimestre 2019 risentendo degli impatti del Covid-19.
Dopo i primi due mesi chiusi in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,6%), nel mese di marzo 2020 sono risultati evidenti i segni di rallentamento dei consumi, con un calo del volume d’affari del 12,1% concentrato sulla Business Unit italiana (-23,4% nel mese).
A livello di area geografica, il fatturato in Italia è calato del 15%, in Europa è sceso di circa l’1%, negli Stati Uniti è cresciuto del 2,8%, mentre negli altri mercati si è contratto del 17%.
L’Ebitda è sceso del 6,2% a 7 milioni, mentre migliora leggermente l’incidenza sui ricavi, salita al 7,5% (7,3% nel 1Q 2019) grazie sia a fattori esogeni come il calo delle tariffe di gas e energia elettrica sia endogeni per le azioni intraprese dal Gruppo sul fronte commerciale, logistico e produttivo.
L’Ebit è negativo per 1,6 milioni rispetto ai -0,9 milioni rilevati al 31 marzo 2019.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 1,7 milioni rispetto alla perdita di 1,1 milioni del primo trimestre 2019.
L’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 al 31 marzo 2020 è pari a 222,4 milioni, rispetto ai 212 milioni rilevati al 31 dicembre 2019.
Infine, il management ritiene che la pandemia da coronavirus continuerà a condizionare in misura pesante tutto il 2020 e che al momento non si ha visibilità di quando si potrà tornare a una situazione normale.