Il primo trimestre 2020 di Unipol ha registrato una raccolta premi per 3.119 milioni (-6,1% a/a). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 134 milioni (-21,5% rispetto al primo trimestre 2019).
Il primo trimestre 2020 di Unipol ha registrato un calo del giro d’affari e dell’utile netto, a causa dell‘emergenza sanitaria tuttora in corso.
La raccolta premi si è fissata a 3.119 milioni (-6,1% rispetto al periodo di confronto), al cui interno il contributo maggiore fa capo alla controllata UnipolSai.
La raccolta premi riferita al ramo vita è scesa a 1.139 milioni (-13,2% su base annua). La compagnia UnipolSai ha riportato una raccolta premi pari a 832 milioni (-3% a/a), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha segnato una raccolta di 293 milioni (430 milioni nel primo trimestre 2019).
La raccolta del segmento danni è diminuita a 1.980 milioni (-1,5% a/a), risentendo del calo del comparto non auto (-1% a 958 milioni rispetto al periodo di confronto) e di quello del ramo auto (-2% su base annua a 1.022 milioni). UnipolSai , in particolare, ha registrato premi danni per 1.665 milioni (-1,1% rispetto al primo trimestre 2019).
Il Combined ratio è sceso al 90% (93,4% al 31 marzo 2019); sull’indicatore ha influito il blocco delle attività produttive e la conseguente riduzione significativa della circolazione stradale a partire dalla seconda settimana di marzo.
UnipolReC ha chiuso il periodo con un utile netto di 1,9 milioni (1,5 milioni nel periodo di confronto) e con incassi pari a oltre 36 milioni, a fronte di un calo dei crediti deteriorati lordi di 122 milioni.
L’emergenza sanitaria sta avendo ripercussioni sul settore alberghiero essendo stata disposta, a partire dal mese di marzo 2020, la chiusura di gran parte delle strutture ricettive in gestione. Il risultato del gruppo Una al 31 marzo 2020 è stato negativo per 5,8 milioni (-4,4 milioni nei primi tre mesi del 2019).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 134 milioni (-21,5% rispetto al primo trimestre 2019).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 marzo 2020 il Solvency ratio si fissa al 155% (187% a fine 2019), risentendo degli effetti della perdita di valore degli investimenti finanziari del gruppo.
Dal lato patrimoniale, il patrimonio netto scende a 6.979 milioni (8.305 milioni al 31 dicembre 2019), scontando gli impatti del negativo andamento dei mercati finanziari, che hanno influito sulla riserva per utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la
vendita.
In base alle informazioni al momento disponibili, il gruppo assicurativo mantiene inalterate le proprie potenzialità per il perseguimento degli obiettivi del piano strategico e prevede un risultato consolidato positivo per l’anno in corso.