“L’operazione con Intesa ha ancora senso per Bper perché le consentirà di affermarsi in territori in cui non e’ ancora presente e di farlo senza zavorrarsi dell’acquisto di una banca, ma semplicemente rilevando una rete di sportelli. Avremo oltre un milione di clienti in più”.
Lo ha ribadito in un’intervista a Mf Alessandro Vandelli, Ad di Bper, parlando a proposito dell’acquisto di 400/500 sportelli nell’ambito dell’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi.
Il manager ha poi ricordato che “quando il deal è stato studiato lo scenario della pandemia non si era ancora presentato. Proprio per rispondere a questo nuovo contesto abbiamo rivisto la modalità di calcolo del prezzo, ancorandola all’andamento del mercato”.
Il manager ha spiegato che l’operazione “potrà avere luogo solo dopo la conclusione dell’Ops di Intesa su Ubi, ma confido che questa si tenga a cavallo dell’estate. A quel punto fisseremo i criteri e il perimetro dell’acquisizione. Il ramo d’azienda dovrà avere le caratteristiche previste dal contratto in termini di aggregati patrimoniali e di asset quality”.
Riguardo all’aumento di capitale che dovrà essere effettuato a servizio del deal, l’Ad ha spiegato che “la ricapitalizzazione, che agli attuali valori di Borsa stimiamo in circa 500 milioni, si dovrebbe tenere tra settembre e ottobre”, rimarcando che l’aumento ha avuto il benestare dei principali soci, Unipol (con 19,73% e che sottoscriverà pro-quota l’aumento) e Fondazione di Sardegna (10,24%).
Infine, in merito alla possibile rivisitazione del piano industriale a causa delle pandemia, Vandelli ha affermato “La revisione dei target di redditività per il 2020 e del 2021, che pure sarà inevitabile, non snaturerà comunque gli obiettivi strategici”.