Casta Diva Group ha chiuso il 2019 con ricavi per 35,1 milioni (+6% rispetto all’esercizio precedente).
Il valore della produzione, realizzata per il 26% all’estero, è salito a 36,8 milioni (+5,7% a/a). Il dato è in aumento circa del 5% rispetto ad Euro 35,2 milioni stimati dal piano strategico 2020-2022.
L’Ebitda è pari a 0,8 milioni (in linea con il 2018). Al netto delle componenti straordinarie e non ricorrenti, l’Ebitda si è fissato a 1,3 milioni (contro i 0,7 milioni previsti dal piano strategico 2020–2022). Nel 2018 l’Ebitda adjusted era stato pari a 2,3 milioni.
I costi straordinari relativi al 2019 sono principalmente relativi alla transazione con il precedente Cfo, costi per consulenze straordinarie relative ai business e costi straordinari legati a contenziosi chiusi nel corso dell’esercizio. I costi non ripetibili sono principalmente riferibili a costi connessi al cambio di organizzazione e governance, all’avvio delle nuove società operative, a costi di struttura che non si manifesteranno nel 2020.
L’Ebit, seppur negativo per 0,4 milioni, è in miglioramento da -0,7 milioni del 2018, dopo avere spesato ammortamenti e svalutazioni scesi a 1,2 milioni (da 1,5 milioni). L’Ebit adjusted è stato pari a 0,1 milioni (0,5 milioni nel piano strategico 2020-2022).
L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 0,4 milioni, a fronte di un deficit di 0,6 milioni nel 2018.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2019 l’indebitamento finanziario netto aumenta a 1,6 milioni (1,9 milioni nel piano strategico 2020-2022), da 0,8 milioni a fine anno 2018.
Il patrimonio netto è pari a 9 milioni (7,8 milioni al 31 dicembre 2018). Questo risultato dipende principalmente dalla ricapitalizzazione da parte dei soci, che hanno apportato mezzi freschi nelle casse della società per oltre 2 milioni.
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