Cattolica ha archiviato il primo trimestre 2020 con premi lordi complessivi per 1.543 milioni (+2,8% su base annua), nonostante l’impatto della pandemia.
La raccolta premi riferita al ramo vita ha toccato 1.061 milioni (+4,9% rispetto al primo trimestre 2020), mentre quella riferita al ramo danni è fissata a 482 milioni (-1,9% a/a). Il Combined ratio è sceso al 92,6% (93,7% nel periodo di confronto).
Il risultato operativo è cresciuto a 72 milioni (+20,5% rispetto al primo trimestre 2020).
Dopo una gestione finanziaria positiva per 114 milioni (118 milioni nel periodo di confronto), il periodo si è chiuso un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 14 milioni (-45,9% su base annua), a causa di svalutazioni su investimenti nel settore azionario e su alcuni fondi comuni.
Dal lato patrimoniale, a fine marzo il patrimonio netto scende a 2.284 milioni (2.351 milioni al 31 dicembre 2019). Sul fronte della solvibilità, al 31 marzo 2020 il Solvency II ratio è pari al 147% (175% a fine 2019).
In data 6 febbraio 2020 il board aveva fornito una previsione di risultato operativo per il corrente esercizio compreso tra 350 e 375 milioni di euro. Ad oggi si ritiene ancora realistica tale guidance, pur considerando potenziali rischi legati alla pandemia.
Riguardo all’utile netto del 2019, il cda ha deciso di attenersi alle raccomandazioni della Vigilanza nel contesto generato dalla pandemia, proponendo alla prossima assemblea dei nessuna distribuzione di dividendo, con assegnazione del risultato 2019 a riserve
L’assemblea, convocata per il 26-27 giugno, sarà chiamata a deliberare sulla proposta di revoca, per giusta causa, del consigliere Alberto Minali.