Irce ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un fatturato consolidato di 77,3 milioni, in calo del 9,3% rispetto al primo trimestre 2019.
La riduzione del fatturato è dovuta principalmente alla contrazione dei volumi di vendita, che si è accentuata nel mese di marzo a causa degli effetti della diffusione del Coronavirus.
L’Ebitda è aumentato del 6,6% a 2,9 milioni con un’incidenza sui ricavi del 3,8%, beneficiando della riduzione dei costi.
L’Ebit è salito del 9,3% a 1,1 milioni, con un’incidenza sui ricavi dell’1,4 per cento.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 0,9 milioni, rispetto all’utile di 1,5 milioni del periodo gennaio-marzo 2019, complici i maggiori oneri finanziari.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ammonta a 45,8 milioni, in aumento rispetto ai 42,4 milioni rilevati a fine anno 2019.
Riguardo l’evoluzione della gestione, considerando le vendite di aprile e le indicazioni raccolte sul mercato circa l’andamento della domanda nei prossimi mesi, il management stima per il secondo trimestre una riduzione del fatturato del 30%.
Data l’incertezza sulla durata della crisi in atto e del suo impatto sulla gestione aziendale, le previsioni sui risultati dell’anno sono state rimandate a quando il contesto sarà più definito.