Utility (+2,4%) – Avvio di ottava sugli scudi per Snam (+3,8%) ed Enel (+3,5%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato il 2,4%, tuttavia al di sotto del corrispondente indice europeo (+3,8%) e del Ftse Mib (+3,3%).

Seduta positiva per le borse europee, spinte dalla riapertura delle attività in un contesto di rallentamento dell’epidemia di coronavirus. Ad accelerare gli acquisti ha contribuito la notizia relativa ai risultati positivi di alcuni test su un vaccino sperimentale della statunitense Moderna Inc. A Piazza Affari nove big cap hanno staccato il dividendo, mentre Consob ha rimosso il divieto di short selling.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 216 punti base con il rendimento del decennale italiano in forte calo all’1,68%, mentre il Btp Italia destinato a finanziare i provvedimenti del Governo per l’emergenza Covid-19 ha registrato un boom di ordini.

Tornando al comparto utility, tra le big, si distinguono Snam (+3,8%) ed Enel (+3,5%), il cui nuovo Cda, sotto la presidenza di Michele Crisostomo, ha confermato Francesco Starace quale Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Bene anche Hera (+2,1%) e Terna (+1%), i cui soci hanno approvato il bilancio 2019, un dividendo di 24,95 centesimi e il nuovo Cda eleggendo Valentina Bosetti quale Presidente.

Calo tecnico per A2A (-2,8%) e Italgas (-4,1%), che hanno entrambe staccato dividendo.

Tra le mid, fa peggio Ascopiave che cede un punto percentuale, mentre tra i titoli a minore capitalizzazione allunga Seri Industrial (+3,7%).