Mercati – Finale positivo in scia ai listini Usa, Milano a +1%

Chiusura in rialzo per le borse europee, trainate nella seconda parte della seduta da Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dell’1,0% a 17.213 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%).

Oltreoceano Dow Jones (+1,4%), S&P500 (+1,6%) e Nasdaq (+1,8%) hanno ulteriormente accelerato dopo una partenza già positiva.

Dopo la giornata difficile di ieri, i mercati hanno beneficiato oggi dell’ottimismo per la riapertura delle attività e il sostegno di governi e banche centrali, nonostante le persistenti incertezze legate alla recessione e i dubbi sugli effettivi progressi nella ricerca di un vaccino per il Covid-19.

Nel Vecchio Continente l’Ecofin ha approvato ieri il meccanismo Sure, la cassa integrazione Ue da 100 miliardi, ma resta l’impasse sul Recovery Fund da 500 miliardi promosso da Germania e Francia. La proposta incontra resistenze da parte di Austria, Olanda, Svezia e Danimarca, che a breve dovrebbero presentare un’alternativa. Secondo i critici, inoltre, la misura sarebbe tardiva e non commisurata all’impatto devastante dell’emergenza sanitaria sull’economia dell’eurozona.

Negli Usa il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito davanti al Senato l’impegno dell’istituto ad utilizzare tutti i mezzi a disposizione per sostenere la ripresa, anche se serviranno ulteriori stimoli fiscali. Sullo sfondo restano i timori per una nuova escalation di tensioni con la Cina.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di aprile sull’inflazione dell’eurozona, in calo allo 0,3% annuo dallo 0,7% di marzo, mentre la fiducia dei consumatori di maggio è scesa meno delle attese a -18,8 punti.

Sul Forex l’euro sale per la quarta seduta consecutiva nei confronti del dollaro, a 1,099 mentre il cambio fra biglietto verde e yen arretra leggermente a 107,4 e la sterlina mantiene i recenti guadagni attestandosi a 1,227 dollari.

Tra le materie prime avanzano ancora le quotazioni del greggio con il Brent (+3,1%) a 35,7 dollari e il Wti (+3,9%) a 33,2 dollari, spinte dai segnali di miglioramento della domanda e dal calo delle scorte americane emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane 210 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,63%, nell’ultimo giornata dedicata al retail per il Btp Italia a 5 anni, mentre il Senato ha respinto le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro Bonafede.

Tornando a Piazza Affari, proseguono le vendite su Tim (-7,9%), in coda al Ftse Mib insieme a Ferragamo (-4,75%). Bene le utilities, con Enel a +3,6%, e i farmaceutici con acquisti su Diasorin (+5,6%) e Amplifon (+5%).