Analisi tecnica – Campari: tenuta del quadro grafico di breve aggrappata a un supporto dinamico

Il mancato superamento della resistenza statica posta a 7,336 euro ha interrotto il movimento rialzista avviato dalle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore del beverage di marca, favorendo delle prese di beneficio che con il passare delle sedute si sono trasformate in una vera e propria correzione. Uno storno che ha, quindi, spinto i corsi delle azioni Campari al di sotto della trendline ascendente di medio periodo, fino a testare la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 6,685 euro.

Il cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo supporto dinamico potrebbe così deteriorare ulteriormente il quadro grafico di breve delle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Robert Kunze-Concewitz, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 6,592 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Campari potrebbero essere proiettati rapidamente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 6,45 euro, con successivo target individuabile a quota 6,254 euro.

Un’eventuale chiusura di seduta al di sopra di una prima resistenza statica posta a 6,685 euro, al contrario, potrebbe allentare la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo di Sesto San Giovanni che potrebbero così allungare verso la successiva barriera individuabile a 7,17 euro. Nel caso di breakout di questa resistenza statica, ma anche dinamica, i corsi delle azioni Campari potrebbero riprendere il sopracitato uptrend di medio periodo, puntando così con decisione verso un primo obiettivo rialzista posizionabile a 7,336 euro, con successivo target individuabile a quota 7,605 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Campari è pari a -15% (+10,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 6,77 euro, con un potenziale ribassista del 2,2 per cento.

Quotazione di riferimento: 6,92 euro

+9,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,605 euro;

+6,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,336 euro;

+3,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 7,17 euro;

+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 7,00 euro;

 

-3,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,685 euro;

-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,592 euro;

-6,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,45 euro;

-9,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 6,254 euro.