Banco Bpm mette sotto il riflettore i crediti Unlikely to pay (Utp). Dopo che l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha completato l’opera di de-risking sulle sofferenze l’attenzione si concentra ora sull’altra categoria di crediti deteriorati, gli incagli.
L’istituto, secondo quanto riportato da il Sole24ore, starebbe valutando le migliori opzioni per valorizzare un pacchetto da circa due miliardi di Utp, che rappresentano circa un terzo delle posizioni in bilancio al 31 marzo.
Uno dei modelli presi in esame sarebbe quello adottato da Banca Intesa Sanpaolo con Prelios che ha previsto la cessione di un pacchetto di crediti abbinata alla stipula di un accordo decennale di servicing.
A breve l’istituto di Piazza Meda potrebbe nominare un advisor per l’operazione. Ma qualche contatto ci darebbe stato anche con Credito Fondiario.
Quest’ultimo è già il partner di Banco Bpm nella piattaforma di gestione degli Npl, secondo un accordo siglati a fine 2018 che ha visto la cessione al fondo Elliott di un pacchetto da 7,4 miliardi di sofferenze poi gestite attraverso la piattaforma della j-v alla quale è stato affidato anche un contratto decennale per la gestione degli altri Npl.