“Il primo trimestre 2020 è stato caratterizzato da un andamento divergente per i nostri due settori di riferimento, con il Medicale che nonostante tutto ha registrato una buona crescita del fatturato e l’Industriale fortemente impattato dall’emergenza Covid-19”.
Così commenta Andrea Cangioli, Amministratore delegato di El.En, i risultati dei primi tre mesi dell’esercizio, che hanno visto un calo dei ricavi del 13% a 73 milioni interamente riconducibile agli effetti della pandemia.
In particolare, il settore Medicale ha registrato una crescita del 7,5% a 53,5 milioni, mentre l’Industriale ha segnato un -43% a 19,4 milioni riconducibile soprattutto al blocco delle attività prima in Cina e, a partire da marzo, anche in Italia.
“Per noi l’impatto in Cina è stato particolarmente significativo perché abbiamo 3 stabilimenti per la produzione di sistemi laser per il taglio metallo e la nostra sede originaria a Wuhan è proprio nella zona epicentro dell’epidemia, quindi è stata soggetta al lockdown più rigido e per un periodo di tempo più prolungato” spiega l’Ad.
“Con lo spostamento dell’onda del Covid in Europa, a partire da marzo le prime attività ad essere bloccate sono state quelle del settore Industriale fermando produzione e consegne analogamente a quanto avvenuto in Cina, mentre il Medicale, bloccato in Italia ma molto orientato all’export, ha potuto lavorare più normalmente”.
A livello di margine di contribuzione sulle vendite, invece, il gruppo ha registrato un miglioramento percentuale dovuto all’effetto mix prodotto, date le marginalità più elevate che caratterizzano il Medicale rispetto all’industriale.
Un fattore che ha consentito una sostanziale tenuta della redditività con l’Ebitda margin salito di circa 50 punti base al 9,7%, complici anche le minori spese operative e commerciali sempre riconducibili alle conseguenze dei lockdown.
Gli effetti del fermo produttivo hanno avuto conseguenze anche da un punto di vista patrimoniale, con il gruppo che mantiene comunque una solida situazione finanziaria con una posizione finanziaria netta positiva per 27,5 milioni.
“La diminuzione della Pfn rispetto a fine 2019 è riconducibile in primo luogo all’esborso di 20 milioni fatto a gennaio in Cina per l’acquisto di una quota di minoranza della Penta Laser Wenzhou, oggetto negli scorsi esercizi di un ampio piano di investimenti mirato ad espandere la capacita produttiva e di sviluppo prodotti di cui si prevede una crescita della domanda”.
A ciò si è aggiunto l’inevitabile forte aumento del capitale circolante per 18,5 milioni dovuto soprattutto al forte incremento del magazzino in preparazione della crescita delle consegne prevista prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria.
“Il gruppo rimane comunque solido con una situazione di liquidità netta estremamente robusta” afferma Cangioli. “Abbiamo di fronte un periodo in cui dovremo sopportare flussi di cassa non brillanti, ma ritengo che non avremo problemi a gestire la situazione eventualmente facendo ricorso anche alla liquidità messa a disposizione del governo per alcune società del gruppo”.
“Le nostre prospettive di crescita nel medio termine rimangono molto significative e non intendiamo permettere che questo shock possa alterare alla radice la nostra organizzazione industriale” aggiunge il Ceo di El.En.
L’outlook dei prossimi mesi resta condizionato dagli effetti del virus, con una visibilità molto limitata ed uno scenario caratterizzato da elevata incertezza che hanno spinto il gruppo a non rilasciare al momento nessuna guidance.
“Gli effetti del Covid-19 si faranno sentire anche nel secondo trimestre, periodo in cui ci aspettiamo un’inversione di tendenza rispetto ai primi tre mesi dell’anno con il settore Medicale in flessione e quello Industriale in recupero rispetto al primo trimestre”.
“In generale non abbiamo ricevuto cancellazioni di ordini ma solo alcuni ritardi nelle consegne, registrando però un minor order intake durante il lockdown che rende al momento molto difficile determinare le tempistiche della ripresa”.
Se l’outlook di breve periodo resta condizionato da fattori esogeni, le prospettive a medio-lungo termine della società non dovrebbero tuttavia risentire di tale shock temporaneo. “Siamo fiduciosi che le determinanti alla base dello sviluppo dei nostri mercati restino immutate”.
“La struttura competitiva è solida e riteniamo di poter tornare ai ritmi di crescita che avremmo registrato al netto della pandemia non appena la situazione congiunturale si sarà normalizzata” conclude l’Amministratore delegato di El.En.