“Non siamo più oggi interessati in colloqui per altre aggregazioni per Partner Re. L’outlook di Partner Re e’ ancora più positivo di quello del settore”.
Lo ha dichiarato John Elkann, presidente e Ceo di Exor, nel corso della conference call con seguita all’assemblea tenutasi ieri parlando a proposito della controllata attiva nella riassicurazione, come riportato dalla stampa.
“Quando abbiamo fatto l’annuncio dell’accordo con Covéa il problema del Covid-19 era già conosciuto. Quindi siamo stati sorpresi dal fatto che il gruppo francese non abbia onorato l’impegno. Molti nostri business stanno soffrendo del Covid-19, ma Partner Re opera in un business che è ‘libero’ dagli impatti del coronavirus, che al contrario potrebbe solo accelerare”, ha aggiunto il manager.
Elkann, inoltre, ha spiegato: “Come Exor saremo pazienti nell’individuare e cogliere altre opportunità di acquisizione. Exor continua a monitorare il mercato in cerca di opportunità nell’equity. Avevamo a disposizione 1,9 miliardi e dopo le operazioni Gedi e Via ci restano 1,5 miliardi”.
Il manager ha poi sottolineato che la holding mira a “ridurre il debito, approfittando di questa situazione di tassi bassi”; mossa che permetterebbe “di usare una leva piu’ alta per mantenere la potenza di fuoco se vediamo opportunità interessanti sia per acquisizioni di controllo, come Gedi, o di minoranza, come Via”.
Intorno alle 10:00 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,6% a 45,28 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,3 per cento.