“In accordo con i regolatori, abbiamo intensificato il monitoraggio del Solvency rispetto alla frequenza pre-crisi e all’ultimo misurazione del 19 maggio scorso, il parametro era a circa il 190 per cento. Un livello che riteniamo sufficientemente elevato”.
Lo ha affermato nel corso della conference call con i giornalisti relativa ai conti Cristiano Borean, Group Cfo di Generali, spiegando che nei mesi scorsi la compagnia ha adottato “un risk capital framework range ideale che prevede una banda d’oscillazione tra 180% e 240% per il Solvency”.
“Poiché l’attuale livello del parametro è ricompreso in questo intervallo” il gruppo triestino “si trova dunque nel normale svolgimento delle attività e del piano strategico. Tenendo conto della situazione, mi sembra un ottimo livello di Solvency”, ha aggiunto il manager.
Riguardo al pagamento della seconda tranche del dividendo 2019 (0,46 euro), il manager ha spiegato che la decisione definitiva verrà presa in un cda fissato per metà novembre e l’ok ci sarà solo “dopo un’attenta valutazione del rispetto del nostro risk capital framework, un requisito che ci siamo dati per saggiare la solidità del nostro capitale. Allo stato attuale posso dire che stiamo rispettando il nostro risk/appetite framework”.
