Mercati – Finale in rosso in scia a Wall Street, Ftse Mib a -0,7%

Il peggioramento di Wall Street penalizza le borse europee nella parte finale della seduta, in un contesto appesantito dalle crescenti tensioni fra Usa e Cina e dalle preoccupazioni legate alla pandemia di Covid-19.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in calo dello 0,7% a 17.087 punti, sottotono come il Ftse 100 di Londra (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e il Dax di Francoforte (-1,4%) mentre l’Ibex 35 di Madrid (invariato) resiste alle vendite.

Oltreoceano Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,6%) e Nasdaq (-0,7%) hanno preso la via del ribasso dopo un avvio incerto, in attesa di un nuovo intervento di Jerome Powell oltre a quelli di altri esponenti della Fed.

Ieri il Senato americano ha approvato un provvedimento che potrebbe impedire ad alcune società cinesi di quotarsi a Wall Street, una mossa che punta a un maggior controllo sul flusso di capitali verso la Cina e che potrebbe inasprire nuovamente i rapporti fra le due superpotenze. Il presidente Donald Trump, inoltre, è tornato a criticare la gestione della pandemia da parte di Pechino, attaccando il leader Xi Jinping alla vigilia del Congresso Nazionale del Popolo.

L’agenda macroeconomica odierna ha visto la diffusione degli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito di maggio di Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna, complessivamente positivi. In particolare, l’attività manifatturiera dell’Eurozona ha riportato un miglioramento a 39,5 punti da 33,4 punti di aprile e l’indice composito è risalito a 30,5 punti rispetto al minimo di 13,6 punti del mese scorso.

Negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 2,44 milioni, sostanzialmente in linea con le attese, portando il totale delle ultime 9 settimane a circa 40 milioni. Sopra le attese la lettura preliminare dei Pmi di maggio e l’indice principale di aprile (-4,4%).

Sul Forex, l’euro/dollaro arretra a 1,095 dopo quattro sedute in rialzo mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale lievemente a 107,7.

Tra le materie prime si affievolisce il rally delle quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 36,0 dollari e il Wti (+0,6%) a 33,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 211 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,61%, mentre il Btp Italia destinato a finanziare la ripresa ha raccolto 22,3 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap brilla Nexi (+7,7%) seguita da Banca Mediolanum (+2,7%). In calo banche e petroliferi, vendite in particolare su Tenaris (-4,9%) e Saipem (-3,9%).