Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +3,2%, facendo meglio del corrispondente indice europeo (+1,8%) e del Ftse Mib (+1%).
Le borse europee sono migliorate nel corso della seduta, in particolare Milano dopo la giornata precedente caratterizzata dalle vendite. Da una parte i mercati beneficiano dell’ottimismo per la riapertura delle attività e il sostegno di governi e banche centrali, dall’altra rimangono le incertezze legate alla recessione e i dubbi sugli effettivi progressi nella ricerca di un vaccino per il Covid-19. L’inflazione dell’eurozona è scesa ad aprile allo 0,3% annuo dallo 0,7% di marzo.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane 210 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,63%, nell’ultimo giornata dedicata al retail per il Btp Italia a 5 anni, mentre il Senato ha respinto le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro Bonafede.
Tornando al comparto utility, tra le big, tutte in ripresa dopo la seduta precedente, spicca ancora Enel (+3,6%), seguita da Terna (+2,3%) ed Hera (+2,1%).
Da segnalare che la controllata alla pari Enel/Cdp, Open Fiber, starebbe preparando un aumento di capitale da 450 milioni per potenziare la rete in fibra.
Tra le mid, fanno meglio Iren ed Erg che portano a casa entrambe il 2,3 per cento. Flat Ascopiave.
Tra i titoli a minore capitalizzazione si distinguono Alerion (+6,6%) e algoWatt (+3,4%), arretra invece Acsm Agam (-3,3%).
Da un’analisi condotta da Top-Utility/Althesys emerge come le società di servizi pubblici possano fornire, anche nel difficile contesto di uscita dalla pandemia da corinavirus, un contributo importante per il rilancio del sistema economico italiano.