Farmaè – Corrono i ricavi anche nel primo trimestre 2020, buone le prospettive

Prosegue il boom dei ricavi di Farmaè nel primo trimestre, aumentati su base annua del 71% a 13,5 milioni. Analogo l’andamento del 2019 con vendite balzate a 37,5 milioni (+51%) seguite da un Ebitda salito a 1 milione (+57%), mentre diminuisce l’Ebit da 0,4 a 2 mila euro ed il risultato si tinge di rosso per 64 mila euro anche per i maggior ammortamenti legati ai 4,6 milioni di investimenti, di cui 1,5 milioni per costi di quotazione. L’operazione, terminata il 29 luglio con l’approdo all’AIM, ha permesso di rafforzare la struttura, con il patrimonio balzato da 2,2 milioni a 12,2 milioni e la posizione finanziaria netta passa da 1,2 milioni di debito a 2,2 milioni di disponibilità grazie ai 10 milioni rivenienti dalla quotazione e scontando i citati investimenti. Positive anche le aspettative per l’esercizio in corso, supportate dal ruolo assunto dell’e-commerce nell’emergenza Covid-19.

Modello di Business

Nata a Viareggio nel 2014, Farmaè è il primo “e-retailer onlife” in Italia di prodotti per la salute e benessere della persona e degli animali domestici, creando un collegamento tra le industrie produttrici e il cliente finale. Il retail “OnLife” è un nuovo paradigma economico, caratterizzato dall’integrazione di online, offline, logistica e dati in un’unica catena di valore.

È attiva prevalentemente nell’e-commerce, attraverso www.farmae.it e www.beautye.it, con circa 40.000 referenze in 10 diverse categorie di prodotto commercializzate, ed è presente anche sul territorio nazionale con 8 Farmaè Store in Toscana e 1 Beautyè Store, aperto a Viareggio a fine 2019 e propedeutico all’ingresso nel nuovo canale online del lusso e del professional .

Ultimi Avvenimenti

A conferma dell’importanza dell’e-commerce (core business di Farmaè) nel fronteggiare la criticità sanitaria connessa al Covid-19, nei primi tre mesi 2020 le vendite sono aumentate su base annua del 71% a 13,5 milioni principalmente grazie al boom delle vendite on-line, cresciute del 76% raggiungendo 12,6 milioni, in particolare in marzo. Nel periodo i clienti sui portali sono aumentati del 73% a circa 190mila rispetto ai 110mila del pari periodo 2019, con un incremento degli ordini dell’82% a 303mila rispetto ai 166mila del pari periodo 2019. Più che raddoppiate le sessioni sui siti a 8,8 milioni rispetto ai 4,4 milioni del primo trimestre 2019 mentre sono stati venduti 1,7 milioni di prodotti rispetto agli 888mila di fine marzo 2019 (+88%).

In occasione della comunicazione dei ricavi nel primo trimestre dello scorso 5 maggio, l’organo amministrativo ha approvato un investimento di 0,57 milioni per il nuovo polo logistico di Migliarino Pisano, volto ad ampliare la capacità di evasione ordini dell’attuale impianto. L’implementazione del progetto avverrà entro agosto per essere pienamente operativo dal prossimo ottobre per rispondere al flusso di ordini attesi per l’ultima parte dell’anno.

Il nuovo polo logistico da 5.000 mq, aperto lo scorso novembre, è totalmente automatizzato e gestito da un potente software in grado di governare il sistema di automazione avanzata. La merce muovendosi verso l’operatore e non viceversa, riduce pertanto i tempi di consegna al cliente. E’ previsto un investimento di 4 milioni con la formula “rent to buy” che prevede l’uso del magazzino da parte di Farmaè con opzione di acquisto nel 2021.

Il trasferimento nel nuovo magazzino, così come spiega il fondatore Riccardo Iacometti “ ha rallentato le vendite nel periodo tra settembre e ottobre ma che, alla luce del boom dell’e-commerce che abbiamo registrato, anche per via dell’emergenza sanitaria, è stato un passaggio fondamentale quanto lungimirante”.

Conto Economico

Farmaè ha chiuso il 2019 con ricavi aumentati del 52% a 37,5 milioni, generati quasi esclusivamente sul territorio domestico e sostenuti dal positivo apporto di tutte le linee di business.

Sul fronte dei margini, l’Ebitda si avvicina al milione (+57%) con una marginalità al 2,6% (2,5% nel 2018) dopo costi operativi aumentati del 48% a 40 milioni.

La performance è assorbita però dai maggiori ammortamenti e accantonamenti, passati da 0,1 milione a 0,9 milioni, a seguito degli investimenti effettuati nell’anno per 4,6 milioni, di cui 1,5 milioni legati alla quotazione, che hanno generato 0,7 milioni circa di ammortamenti. Ne deriva un Ebit in sostanziale pareggio a 2 mila euro (0,47 euro nel 2018).

Il 2019 chiude con una lieve perdita a 64 mila (utile per 0,26 mila euro nel 2018) contabilizzati minori oneri finanziari netti a 85mila euro (94 mila euro nel 2018), grazie all’aumento di capitale effettuato nell’ambito della quotazione all’Aim, e proventi non ricorrenti per 40 mila euro (oneri per 9 mila euro nel 2018).

Breakdown Ricavi

Il 91% del giro d’affari proviene dalla linea di business online il cui sviluppo del 50% a 34 milioni è riconducibile all’ampliamento della gamma dei prodotti offerti e all’espansione della clientela. Nell’anno gli ordini sono saliti a 815 mila (523 mila nel 2018) provenienti da quasi 329 mila clienti attivi (229 mila nel 2018), per 4,2 milioni di prodotti venduti (2,7 milioni nel 2018).

In crescita anche le vendite offline (+17% a 2 milioni circa) per il miglioramento delle performance like for like degli store e al fatturato del punto vendita aperto in Cecina nel primo semestre 2019.

La sempre più stretta collaborazione con le industrie di settore è invece alla base dello sviluppo del fatturato del co-marketing, passato da 255mila euro a 1,2 milioni.

Stato Patrimoniale

Sul fronte patrimoniale la società nel triennio ha rafforzato la propria struttura. Il patrimonio netto negativo per 187mila euro nel 2017, ha superato 2,2 milioni nel 2018 a seguito dell’aumento di capitale sociale in natura, mentre nel 2019  si è portato a 12,2 milioni in virtù dell’aumento di capitale effettuato in sede di Ipo che ha consentito di introitare mezzi freschi per circa 10 milioni.

Ratio

Discontinuo nel triennio l’andamento dei principali indicatori di bilancio, in presenza di un patrimonio netto negativo nel 2017, mentre il 2019 se da un lato ha beneficiato del cambio di segno della posizione finanziaria netta, dall’altro, presenta un risultato netto negativo.

Di conseguenza perdono significatività PFN/Ebitda e PFN/Equity, ma anche l’indicatore del ritorno per gli azionisti.

Outlook

In uno  scenario internazionale caratterizzato dalla nuovo coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive poste in essere dalle autorità dei Paesi interessati, l’e-commerce, core business si di Farmaè, si sta confermando un importante strumento al servizio dei cittadini per far fronte all’emergenza sanitaria.

“Le previsioni di crescita per l’anno in corso sono, pertanto, ampiamente positive. Farmaè intende proseguire nel suo sviluppo sul canale Farma, con trend di crescita sostenuti per consolidare la sua posizione di leadership sul mercato e nel contempo intende replicare il successo nel nuovo canale Beauty per raggiungere posizioni di leadership nei prossimi 3 anni”. 

Borsa

Approdata in borsa lo scorso 29 luglio ad un prezzo di collocamento di 7,5 euro l’azione Farmaè ha mostrato l’apprezzamento da parte degli investitori, viaggiando in area 8,0 – 8,4 euro fino a fine settembre. Dopo una serie di correzioni fino a scendere a 6,9 euro a fine ottobre, il titolo ha ripreso a crescere toccando il massimo a 9 euro il 2 gennaio.

I corsi azionari hanno poi mostrato un andamento altalenante riscendendo a 6,7 euro il 9 marzo, riprendendo poi a salire posizionandosi oggi in area 8,9 euro.

Nel complesso, dalla quotazione il titolo ha guadagnato il 18,7%, rispetto al calo del 19,2% mostrato dall’indice Aim Italia.

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