Mercati – Apertura in calo, Ftse Mib a -1,3%

Apertura negativa per le borse europee, in un mercato ancora sotto pressione per le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina. A Milano il Ftse Mib cede l’1,3% in area 16.850 punti.

In calo anche il Ftse 100 di Londra (-1,7%), il Dax di Francoforte (-1,4%), il Cac 40 di Parigi (-1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%).

In rosso stamane i mercati asiatici, con Hong Kong crollata di oltre il 5,5% dopo che Pechino ha annunciato che imporrà una nuova legge sulla sicurezza nella città dopo i disordini sociali degli scorsi mesi.

Una mossa che rischia di alimentare ulteriormente le tensioni con gli Stati Uniti, con il presidente Usa Donald Trump che sembra intenzionato a fare della linea dura contro la Cina uno dei punti chiave della sua campagna per la rielezione.

La Casa Bianca ha avvertito che Washington è pronta a reagire “in maniera decisa” contro il tentativo di ottenere un maggior controllo su Hong Kong, mentre Pechino ha avvisato che salvaguarderà i propri interessi e la propria sovranità minacciando contromisure.

Il tutto nel giorno in cui prende il via il meeting annuale del Partito Popolare cinese con l’impegno del governo a sostenere l’economia colpita dalla crisi, ma senza indicare per la prima volta il target di crescita del Pil.

Intanto sul Forex il biglietto verde recupera terreno sulla moneta unica con il cambio euro/dollaro a 1,092 in attesa dell’uscita questa mattina delle minute della Bce, mentre il dollaro/yen arretra a 107,4.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio dopo la corsa delle scorse sedute, con il Brent (-4,4%) a 34,5 dollari e il Wti (-5,5%) a 32 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 212 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,62%.

Tornando a Piazza Affari, in rosso Ferragamo (-2,9%), Saipem (-2,8%), Bper (-3%), Moncler (-2,6%), Cnh (-2,1%) e Pirelli (-2,1%). Positiva Diasorin (+0,6%). Sulla parità Nexi, che secondo alcune indiscrezioni starebbe portando avanti con Sia dei colloqui esplorativi per esaminare una possibile operazione di fusione che porterebbe alla nascita di un colosso nel settore dei pagamenti