Prysmian ha approvato la Dichiarazione non Finanziaria 2019 e definito i nuovi obiettivi di sostenibilità a medio termine entro il 2022, in linea con i Sustainable Development Goal delle Nazioni Unite.
In particolare, la società si impegna ad incrementare la quota di ricavi derivanti da “low carbon products” al 50% entro il 2022 e a procedere al rafforzamento della propria gamma di prodotti a servizio della transizione energetica. I sistemi in cavo sottomarino e terrestre per l’energia, i cavi per applicazioni nelle energie rinnovabili e i cavi in fibra ottica sono infatti di importanza strategica.
Gli impegni della società procedono inoltre verso la decarbonizzazione e all’economia circolare in termini di processi produttivi, con l’obiettivo di diminuire del 2-3% le emissioni di CO2 e del 3% i consumi energetici entro il 2022, portando contemporaneamente al 66% la quota di rifiuti riciclati.
Con l’obiettivo di integrare realmente le tematiche ESG Environment Social e Governance nelle strategie di business, la società ha poi varato una nuova politica di remunerazione, che lega l’erogazione di incentivazioni salariali al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità a breve e lungo termine, ed istituito all’interno del CdA un nuovo Comitato Sostenibilità.
Il CEO Valerio Battista ha sottolineato: ‘Avere un impatto sostenibile sul Pianeta, sulle Persone e sugli Utili è parte del DNA di Prysmian Group, perché per una Public Company l’allineamento degli interessi di tutti gli Stakeholders è realmente di fondamentale importanza’.
‘Inoltre, la transizione energetica è il nostro core business e principale driver di crescita. Da sempre l’innovazione, lo sviluppo del prodotto e la competitività rappresentano il fulcro della nostra strategia: investiamo ogni anno oltre 100 milioni di euro in Ricerca & Sviluppo’.