Tesmec – Perdita netta di 3 mln nel 1Q 2020

Tesmec ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 31,8 milioni, in calo del 36,1% rispetto al primo trimestre 2019. I ricavi proforma su base trimestrale con l’integrazione della società 4Service, acquisita ad aprile, sarebbero stati pari a 34 milioni.

Il decremento dei ricavi è imputabile al rallentamento delle attività produttive a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e ai blocchi relativi alla circolazione delle merci, che hanno avuto impatti sin dall’inizio di marzo, il mese più importante per la fatturazione del trimestre.

A livello di area di business, il fatturato del settore Trencher si fissa a 16,9 milioni (-45,6%), quello del settore Ferroviario a 7,6 milioni (-11,4%) e quello del settore Energy a 7,4 milioni (-28,3%).

L’Ebitda è pari a 2,5 milioni (4,1 milioni su base proforma), in calo del 57% e con un’incidenza sui ricavi del 7,8% (11,5% nel primo trimestre 2019), una dinamica che sconta l’impatto del Covid-19 che ha comportato una contrazione dei margini a copertura dei costi fissi.

L’Ebit è negativo per 1,7 milioni, rispetto ai +1,5 milioni dei primi tre mesi del 2019.

Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 3 milioni, rispetto all’utile di 1 milione del periodo gennaio-marzo 2019, complice anche una perdita su cambi di circa 2,2 milioni per il deprezzamento del dollaro australiano.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ammonta a 123,8 milioni, rispetto ai 118 milioni rilevati a fine anno 2019.

Il portafoglio ordini al 31 marzo 2020 si attesta a 181,7 milioni, rispetto ai 188 milioni a fine dicembre 2019, di cui 60,9 milioni riferiti al settore Trencher, 82,8 milioni al settore Ferroviario e 38 milioni al settore Energy.

Il management ritiene che, in base a quanto ad oggi conosciuto, gli impatti della pandemia non dovrebbero avere conseguenze sull’attività ordinaria di medio periodo, poiché il gruppo opera in settori che potrebbero trarre forza da tale situazione, in quanto le politiche dei Paesi in cui opera sono volte al rafforzamento delle infrastrutture fondamentali per fronteggiare con maggiori efficienze eventuali nuove ipotesi di lockdown.

Si segnala, infine, che i soci hanno approvato il bilancio 2019 e l’attribuzione al CdA della delega di aumentare il capitale sociale fino a un massimo di 50 milioni, dopo aver revocato il programma di acquisto e disposizione di azioni proprie deliberato lo scorso 16 aprile 2019.