Quotata a Piazza Affari dal 2016, Abitare In ha saputo imporsi come la realtà di riferimento nel mercato dello sviluppo residenziale milanese, grazie a un modello di business unico caratterizzato da un’offerta casa “tailor made” sulle esigenze della propria clientela. Il 2020 si è aperto con un’importante sfida per tutte le industrie italiane dopo lo scoppio dell’emergenza Covid-19. Una crisi sanitaria senza precedenti, che non dovrebbe tuttavia riversarsi su un mercato resiliente come quello dell’immobiliare milanese che dal 2008 ad oggi ha saputo crescere senza eguali, affermando Milano come una delle metropoli migliori d’Europa. Il “prodotto casa” è invece pronto a modificarsi dopo l’esperienza quarantena, come sostiene Marco Grillo, Ad di Abitare In, “la casa ha riconquistato centralità per le famiglie” e gli “spazi saranno ripensati in maniera dinamica, per offrire più possibili mq al lavoro e alla vita familiare e, date le diverse esigenze, la possibilità di personalizzare i diversi ambienti sarà un aspetto fondamentale”. Una sfida pronta per essere accolta da Abitare In che da anni ha intrapreso con successo tale strada.
Abitare In, un modello di business unico e all’avanguardia
“Siamo quotati all’AIM dal 2016 e siamo molto soddisfatti della nostra esperienza di azienda quotata in Borsa Italiana. Il nostro mestiere è molto gratificante perché realizziamo bellissime case per le famiglie a Milano, contribuendo così alla crescita e alla rigenerazione urbana della nostra città”, sono queste le parole con cui Marco Grillo, Ad di Abitare In, ha esordito nell’intervista rilasciata a Market Insight.
Una realtà unica e diversa da tutte le altre che, come sottolinea il Ceo, ha creato per prima “un modello di business basato sull’idea di poter dare ai nostri clienti una casa su misura, trasformando radicalmente il modello organizzativo e produttivo dello sviluppo residenziale. Abbiamo dovuto investire tantissimo in software all’avanguardia e siamo difatti una PMI innovativa, abbiamo ideato un modello progettuale proprietario e per anticipare la fase di vendita rispetto a quella propria della costruzione, abbiamo introdotto sul mercato modelli di marketing basati sulla commercializzazione tramite campagne promozionali e utilizzo pervasivo delle realtà virtuali”.
Il mercato residenziale post Covid-19
“La crisi innescata dal Covid-19, per quanto profonda, ha una natura transitoria, mentre l’orizzonte temporale di riferimento di Abitare In è necessariamente pluriennale tenendo conto che fra l’acquisto di un’area da sviluppare e la realizzazione degli appartamenti passano almeno tre anni”, precisa l’amministratore delegato prima di illustrare cosa Abitare In si attende dal mercato.
“Non ci aspettiamo una flessione della domanda, né un calo dei prezzi. Avendo diversi progetti in corso, tutti i nostri indicatori ci rivelano che i milanesi stanno continuando a cercare casa anche durante il lockdown. Non abbiamo riscontrato nessun ripensamento da parte degli oltre 500 clienti e nei mesi di marzo e aprile abbiamo trasformato tutte le proposte aperte in preliminari, nonostante le ovvie difficoltà logistiche. Nei due mesi di picco gli accessi al nostro sito sono cresciuti addirittura del 42% con 20.000 utenti unici, 200 registrazioni e oltre 50 appuntamenti in videoconferenza”.
L’amministratore delegato ha spiegato inoltre che “secondo le nostre attese, finita la fase 2, Milano crescerà ancora più velocemente, come ha sempre fatto attraendo giovani e imprenditori da tutta Italia e non solo, grazie a un sistema universitario di eccellenza, servizi di mobilità, qualità della vita e prospettive professionali superiori a qualsiasi altra città italiana e non solo, tra le migliori in Europa”.
Abitare In, ricorda Grillo, “è nata durante la crisi immobiliare nel 2012-2013 e ha dimostrato di saper crescere, cogliendo, probabilmente meglio di altri, le opportunità di momenti complessi. In pochi anni abbiamo costruito un gruppo che ha 18 operazioni immobiliari su Milano e riteniamo che la crisi ci consentirà di crescere ancora di più, acquisendo nuove operazioni a condizioni di acquisto favorevoli, rendendo le prospettive del nostro gruppo ancora più interessanti”.
Come cambierà la domanda del “prodotto casa”
“La casa ha riconquistato centralità per le famiglie. La permanenza forzata nei nostri appartamenti e lo smart working hanno portato tutti quanti a rivedere il ruolo e la funzione della casa nelle nostre vite. Connettività, salute e organizzazione degli spazi sono le priorità”.
Molte famiglie, spiega Grillo, “allocheranno una buona parte del budget familiare nella casa. E’ al tempo stesso ovvio che non sarà possibile per tutti avere case più grandi e le parole d’ordine che guideranno la domanda saranno ottimizzazione e personalizzazione”.
“Spazi privati per lavorare o studiare online. Spazi ripensati in maniera dinamica, per offrire più possibili metri quadrati al lavoro e alla vita familiare, poiché ogni famiglia avrà esigenze diverse e la possibilità di personalizzare i diversi ambienti sarà un aspetto fondamentale”.
L’esperienza quarantena ha rafforzato inoltre l’importanza di “avere spazi aperti ma privati, aspetti che saranno ricercati da tutti e diventeranno uno degli elementi chiave per l’acquisto in futuro. Preferiremo abitazioni con spazi condominiali aperti, zone comuni che possono estendere la funzionalità della casa. Senza dimenticare l’importanza della salute dell’aria delle nostre case che, insieme ai sistemi di filtraggio materiali più facili da disinfettare, saranno sempre più ricercati”.
Infine, l’amministratore delegato ha sottolineato anche “l’importanza del tema sicurezza, un aspetto molto forte negli ultimi anni, a cui si aggiungeranno temi di logistica come l’avere spazi per la gestione delle consegne delle vendite online”.
Un cambio di paradigma pronto ad essere cavalcato da Abitare In
“Tutte le industrie stanno già sperimentando sulla propria pelle come l’esperienza del lockdown abbia già cambiato le modalità di acquisto dei clienti. E’ ovvio che la preferenza dei clienti sarà indirizzata verso l’acquisto online che diventerà sempre più dominante, portando un’ulteriore disruption a tutti quei settori che erano stati un po’ meno toccati dalla rivoluzione dell’online”.
Una rivoluzione che potrebbe ora estendersi proprio anche nell’immobiliare e Abitare In, sottolinea il Ceo, “vuole essere la prima realtà al mondo a lanciare una piattaforma per la vendita online dei nostri progetti in costruzione, portando sempre maggiore trasparenza con un configuratore online degli appartamenti, come avviene nel mondo dell’automobile”.
“Introdurre l’esperienza di acquisto degli showroom sul web, introdurre delle chatbot e consentire appuntamenti online attraverso strumenti di webconference, ovviamente digitalizzando tutti i passaggi documentali in modo che i clienti possano fare un acquisto sempre più informato e consapevole, evitando la necessità di recarsi nei nostri showroom”.
La crisi Covid-19 ha fatto si “che i processi innovativi già programmati abbiano trovato attuazione a vantaggio di una nuova e moderna esperienza di acquisto dei nostri clienti”.
Pronta a cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato
“Per sostenere gli stimoli all’economia, le banche dovranno abbassare i tassi di interesse che saranno prossimi allo zero, se non negativi, per un periodo molto lungo. Un’ottima notizia per chi dovrà sottoscrivere il mutuo della prima casa, soprattutto per chi, come i nostri clienti, comprerà sulla carta e dovrà aspettare ragionevolmente tre anni prima di avere la casa”.
Oggi, prosegue l’amministratore delegato, “è possibile avere un mutuo trentennale a tasso fisso allo 0,8% ed è possibile che i tassi scenderanno ancora. I mutui sono inoltre per le banche un attivo a bassissimo impiego di capitale, oltre a rappresentare un collateral ideale per i nuovi piani di TLTRO della BCE. I risparmi degli italiani sono esposti a un rischio maggiore e la casa viene vista come l’impiego migliore”.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che “nei prossimi mesi le aziende potranno accedere al mercato del credito sfruttando le opportunità delle garanzie di stato. Una liquidità addizionale che ci consentirebbe di sfruttare ancora meglio le opportunità di acquisire nuove aree, consentendo un’ulteriore fase espansiva della nostra attività”.
Una serie di possibilità che, indipendente da quando e come i nuovi scenari si avvereranno, sono pronte ad essere colte dal gruppo guidato da Marco Grillo e Luigi Gozzini che vanta un posizionamento unico.
Abitare In, conclude l’amministratore delegato, “opera esclusivamente a Milano, dove si concentrerà sempre di più la ricchezza e la capacità economica produttiva nazionale, grazie alla qualità della vita e all’insieme di servizi anche sanitari impareggiabili. La nostra offerta interessa prevalentemente zone semicentrali della città, consentendo case un po’ più grandi a parità di budget, con la possibilità di plasmare gli spazi, personalizzando ogni appartamento sulla base delle esigenze dei clienti e con un’attenzione unica sul tema salute”.