Net Insurance (Aim) – “Ben posizionati per distinguerci nello scenario post pandemia”

Solide basi per affrontare lo scenario post pandemia

“Net Insurance ha posto solide basi per potersi distinguere sul mercato nello scenario post pandemia che il mercato assicurativo si troverà ad affrontare nei prossimi anni, potendo far leva sul proprio posizionamento multi specialistico e multi segmento”.

Andrea Battista, Ad di Net Insurance

Sono queste le parole di Andrea Battista, Ad di Net Insurance, in una video intervista rilasciata a Market Insight.

“L’emergenza legata al Covid-19” – continua Battista – “è una vicenda che non si esaurirà nel normale rientro in una condizione sanitaria più tranquilla e dispiegherà i suoi impatti su tutto il sistema economico e sociale nei prossimi anni. Cruciale sarà capire quali saranno questi impatti e come si è posizionati per farvi fronte.

Noi di Net Insurance siamo ben posizionati nell’affrontare la nuova normalità che andrà delineandosi nel post pandemia, grazie al nostro business model già fondato su alcuni elementi emergenti in questo scenario, la protezione e il digitale.

Riguardo al bisogno di protezione, il trend è destinato a subire un’accelerazione, tendenzialmente anche epocale. Questo si tradurrà in una maggiore domanda di prodotti in questo segmento, dove abbiamo attivato un’ampia gamma di prodotti dedicati sia alle piccole e medie imprese sia alle persone, in aree quali salute, infortuni, responsabilità civile e incendi, e quindi tutto il mondo della copertura sia personale che property.

In merito al digitale, unito a un selettivo e calibrato ritorno al rapporto fisico, porrà le basi per un rilancio alla fine dell’emergenza e noi di Net Insurance potremo recitare un ruolo di primo piano in quanto la cultura del digitale fa già parte del nostro modello di business e questo per noi potrà essere un fattore distintivo” spiega il capo azienda.

Nel 2019 raggiunti i target fissati nel piano industriale 2019-2023

“Un altro elemento che ci rende confidenti nell’affrontare l’attuale crisi sono gli ottimi risultati conseguiti nel 2019, anno in cui abbiamo raggiunto tutti i target prefissati, dal giro d’affari all’utile netto, passando per i margini intermedi, e l’ottima partenza registrata nel primo trimestre 2020, oltre a una condizione complessivamente molto positiva in termini di resilienza patrimoniale, economica e finanziaria”, ha aggiunto il manager.

“Il 2019” – ricorda Battista – “è stato l’anno che ha segnato, in linea con la traiettoria delineata nel piano industriale, la trasformazione della compagnia da una realtà monoline, storicamente attiva nella cessione del quinto, a una operativa su più segmenti di business, dalla bancassicurazione, al canale broker retail alle piattaforme digitali, ponendo le basi per la crescita futura dei prossimi anni”.

Priorità strategiche

“Le priorità su cui è basata la nostra strategia – prosegue Battista – sono essenzialmente tre: svilupparci e crescere nella bancassicurazione, consolidare la nostra leadership tecnica e dimensionale nel mercato della protezione della cessione del quinto ed essere percepiti come un player di riferimento nell’offerta di prodotti completamente digitali”.

Bancassurance

In merito alla bancassicurazione, “lo riteniamo un segmento molto coerente con il nostro posizionamento e la nostra expertise, a partire dal management team. Nei prossimi anni lo giudichiamo molto interessante, poiché consente di coniugare crescita e profittabilità.

Crescere in questo business vuol dire fare accordi, diversificarli e renderli profittevoli con prodotti semplici e innovativi che possano distinguerci sul mercato, ma anche migliorare la gestione della relazione dei nostri partner con la propria clientela” sottolinea Battista.

Cessione del quinto

Riguardo alla cessione del quinto, “pensiamo sia un mercato ancora in crescita dove l’elemento fondamentale sarà il rafforzamento della profittabilità raggiunta in questi anni, sfruttando i vantaggi competitivi che abbiamo acquisito, dalle competenze tecniche al nostro database storico, passando alle potenzialità legate all’innovazione tecnologica in un business così articolato e così sofisticato” puntualizza il manager.

Digitale

In riferimento alla tecnologia, “l’essere percepiti come un player nell’offerta di prodotti completamente digitali riteniamo sia un elemento che ben si integra con l’approccio innovativo nei business più tradizionali.

La cultura del digitale sarà un fattore distintivo sia nei processi organizzativi che nel business nel medio-lungo periodo, dove crediamo che Net Insurance possa svolgere davvero un ruolo molto importante” dichiara Battista.

Fiducia sugli impatti della pandemia sul portafoglio rischi nella cessione del quinto

Tornando agli impatti della pandemia – commenta il CEO – “esiste un’area che potenzialmente potrebbe essere penalizzata, vale a dire il portafoglio di rischi in corso nella cessione del quinto, in quanto esposto all’aumento sia del rischio di mortalità sia del rischio di disoccupazione.

Sul rischio di mortalità le analisi e gli stress test a nostra disposizione ci rendono molto tranquilli, grazie al profilo e alla diversificazione del portafoglio, oltre alla selezione attuata  in fase di sottoscrizione dei rischi e di pricing.

Potrebbe essere più complesso il tema disoccupazione, poiché al momento non ci sono ancora elementi certi degli impatti sul mercato del lavoro nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Nei prossimi mesi potrebbe esserci un miglioramento degli andamenti tecnici per effetto del blocco dei licenziamenti previsto nelle normative e della diffusione della cassa integrazione che si sta spostando verso la fine dell’anno.

In un’ottica di medio-lungo periodo ci rende fiduciosi il nostro approccio selettivo, essendo esposti verso dipendenti che lavorano in aziende tendenzialmente sane e poco indebitate, tra le quali solo una piccola parte, secondo le nostre analisi del merito di credito, potrebbe avere qualche tensione di liquidità e qualche problema economico nel prossimo periodo”.

Smart working

“Un ultimo aspetto che mi preme sottolineare” – conclude Battista – “è che, dal punto di vista organizzativo, abbiamo messo tutto lo staff in condizione di lavorare in smart working in pochi giorni e con grande efficienza, facendo leva su quanto costruito in termini di piattaforma IT, formazione, ecc”.