In occasione della Virtual Aim Italia Conference 2020, Marco Eigenmann, presidente di Fine Foods & Pharmaceuticals, delinea, in un’intervista a Market Insight, le strategie, i punti di forza e le prospettive dell’azienda.
“La nostra società”, spiega il presidente,“produce integratori e farmaci in conto terzi e presenta un track record molto forte. Elemento, quest’ultimo, testimoniato perché dal fatto che negli ultimi 10 anni il fatturato societario è salito da 50 milioni a 160 milioni, con un incremento medio annuo del 12% e sovraperformando nettamente i mercati di riferimento degli integratori e dei farmaci a livello europeo”.
“Si tratta di due mercati ricchi di opportunità”, sottolinea il presidente.
“Il mercato degli integratori è molto dinamico, con un valore di circa 15 miliardi di euro e con crescita anche del 5-6% mentre quello farmaceutico è valutato centinaia di miliardi a livello europeo, seppur caratterizzato da una minore dinamicità”.
“Tuttavia la nicchia delle produzioni farmaceutiche conto terzi rappresenta un mercato particolarmente brillante, con una crescita che, in Italia, è intorno al 10% all’anno”.
“Fine Foods”, afferma il presidente, “produce ogni anno più di 1.300 SKU (codici prodotti diversi) per circa 100 clienti molto fedeli, tra cui Sanofi, Bayer, Herbalife e Giuliani, che ci hanno seguito nel nostro percorso di crescita”.
“I farmaci e gli integratori realizzati dalla società vengono venduti per più del 70% all’estero e sono molti i clienti che, ricevuti dai noi i prodotti, li esportano oltre i confini nazionali, anche in mercati particolarmente distanti come Singapore, Malesia, Sud Africa e Corea”.
“La produzione di farmaci e integratori viene svolta rispettivamente nei nostri due stabilimenti di Brembate e Zingonia. Quest’ultimo è il più grande stabilimento di produzione di integratori in Europa”.
“Centrale nella nostra attività”, evidenzia Eigenmann,“è la qualità cui riserviamo uno staff rappresentativo di ben il 10% della nostra forza lavoro composta da 600 dipendenti. Qualità garantita non solo da controlli in laboratorio, analisi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti prima del rilascio, ma anche da procedure di comportamento aziendale”.
Il presidente afferma inoltre che “le risorse finanziarie introitate con la quotazione sull’Aim Italia,avvenuta attraverso la business combination con la Spac InnovaItaly 1,hanno anche supportato il progetto, iniziato comunque precedentemente alla business combination, di raddoppio degli spazi degli stabilimenti, con due investimenti molto importanti del valore di circa 36-37 milioni”.
“Investimenti che si sono quindi tradotti in un aumento della capacità produttiva disponibile per far fronte alle nuove richieste dei nostri clienti”.
“Guardando al futuro”, riporta Eigenmann,“intendiamo continuare ad incrementare la crescita organica ed espandere il numero dei clienti”.
“Altro tema per noi centrale è la ricerca di opportunità di acquisizioni. Acquisizioni che potrebbero consentirci non solo di ampliare la nostra offerta, attualmente composta da solidi orali (capsule, compresse, polveri, bustine), con nuove forme farmaceutiche ( ad es. sciroppi, pomate, etc), ma anche di estendere la nostra attività ad altri settori come quello della cosmetica”.
“Un settore, quest’ultimo”, sottolinea il presidente,“che sta registrando risultati molto positivi e che è rappresentato in Italia da un cluster di aziende particolarmente solide”.
“Tra gli obiettivi strategici”, ribadisce il presidente, “c’è anche il passaggio all’MTA, che abbiamo recentemente confermato e solo momentaneamente rimandato a causa della situazione di emergenza legata al coronavirus”.
“Una situazione di emergenza”, sottolinea, al riguardo, il presidente, “che dal punto di vista operativo non ci ha trovato impreparati in quanto un punto fondamentale della filosofia di crescita di Fine Foods è stata sempre la sostenibilità”.
“Sostenibilità”, spiega Eigenmann, “intesa in primis come attenzione alla salute dei dipendenti, sicurezza dei prodotti e tutela dell’ambiente”.
“Durante l’emergenza abbiamo continuato ad operare in quanto la nostra attività rientra tra i servizi essenziali, e le procedure nonché i protocolli, che già utilizzavamo quotidianamente, anche prima dell’attuale situazione sanitaria, ci hanno permesso di affrontare senza difficoltà le criticità legate al Covid-19.”
“Inoltre non ci sono stati particolari problemi né sulla supply chain né nelle consegne ai nostri clienti, registrando solo minimi ritardi facilmente recuperabili nel secondo semestre”.
E non è tutto in quanto, conclude Eigenmann, “abbiamo potuto affrontare con determinazione questa situazione di emergenza forti anche di una posizione finanziaria molto solida che ci consente di guardare al futuro con ottimismo”.