Intred – Confermato trend positivo anche in questo inizio 2020

Prosegue la crescita del fatturato nel primo trimestre, aumentato su base annua del 17% a 5,7 milioni, sostenuto principalmente dalle connessioni in banda ultralarga (+31% a 3,4 milioni), con un’ulteriore estensione della rete a 3.200 Km (2.900 Km a fine 2019). Analogo l’andamento del 2019 con ricavi in progresso del 21% a 20,8 milioni grazie anche all’aumento degli utenti (+20% a 31.570 unità) e allo sviluppo della rete. In progresso anche la redditività con Ebitda margin al 41,8% (39,6% nel 2018), Ros al 27,6% (24,4% nel 2018) ed utile a 4,3 milioni (+35%). Risultati di grande soddisfazione, anche se la pandemia Codiv-19 ha creato uno scenario problematico per il futuro di un gruppo fortemente esposto alle aree industrializzate, ove è attiva anche la neoacquisita Qcom. Saranno quindi le modalità di uscita dall’avversa congiuntura a determinare l’evoluzione del business Intred.

Modello di business

Intred, con una rete in fibra ottica di 3.200 Km, è un operatore di telecomunicazioni specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa e servizi cloud, per clienti Business e Retail, questi ultimi con marchio EIR.

La società ha una forte presenza in Lombardia ed in particolare nella provincia di Brescia, dove detiene una quota di mercato pari a circa il 9%.

Intred sceglie di volta in volta se avvalersi di reti di terzi già esistenti o investire nello sviluppo della rete di accesso necessaria, erogando direttamente i propri servizi alla clientela con benefici in termini di marginalità, qualità e controllo della rete.

Operativamente, la società effettua uno studio di fattibilità prima di procedere con lo sviluppo della rete, vendite & marketing e customer care.

Ultimi Avvenimenti

A conferma del positivo trend, nei primi tre mesi 2020 i ricavi sono aumentati su base annua del 17% a 5,7 milioni, sostenuti principalmente dalle vendite di connessioni in banda ultralarga (+31% a 3,4 milioni). Bene  anche il settore telefonia (+15% a 0,6 milioni) mentre stabili i ricavi dei servizi da datacenter (Housing e Cloud). Diminuito invece sia il settore della banda larga (-10%) sia quello RDSL (-8%), in linea con la strategia della società volta ad incentivare i clienti a passare a connessioni in fibra ottica. Crescono a due cifre le vendite sia verso Clienti Residenziali (+21% a 1,7 milioni) sia Clienti Professionali (+17% a 3,1 milioni). Il numero degli utenti con linee dati si attestano  a 32.466, in crescita del 16,2% rispetto al pari periodo 2019.

In particolare, ha commentato Daniele Peli, Co-Founder e Ad, “l’ultimo mese del periodo, caratterizzato dall’emergenza Covid-19, si è dimostrato particolarmente positivo per il forte aumento di richiesta di connettività da parte dei nuovi e vecchi clienti per esigenze di lavoro in remoto. Tendenza accentuatasi in aprile”

Dal punto di vista operativo, nel primo trimestre 2020, la società bresciana si è espansa ulteriormente con l’acquisizione del 100% di Qcom (fine febbraio), che sarà prossimamente incorporata in Intred, con un investimento complessivo pari a circa 10,2 milioni, 8,3 milioni dei quali corrisposti, mentre il residuo sarà pagato in base ad un meccanismo di aggiustamento a seguito dell’approvazione del bilancio 2019 di Qcom.

L’investimento è stato in parte supportato dai 6 milioni di finanziamento ottenuto per il proseguimento dei progetti di sviluppo della rete in fibra ottica in Lombardia.

Qcom, attiva in Lombardia (Bergamo, Milano, Brescia, Monza e Brianza, Cremona e Varese) è specializzata nella fornitura di connettività in banda larga e ultra-larga, telefonia fissa, servizi di datacenter, di sicurezza informatica e vari servizi digitali ad oltre 4.000 clienti business. Nel 2019 i ricavi dovrebbero essere stati pari a 10,9 milioni, l’Ebitda adjusted a 1,8 milioni e la liquidità netta di 0,8 milioni.

Obiettivo primario della società è intatti quello di aumentare l’offerta infrastrutturale e la presenza in tutta la Lombardia. In questo contesto rientrano anche gli accordi raggiunti con Fastweb, GTT e il gruppo Retelit per l’attivazione di molti chilometri di fibra ottica spenta.

Conto Economico

Il  2019 si è chiuso con ricavi aumentati del 21% a 20,8 milioni, trainati dal crescente sviluppo delle connessioni veloci  in banda ultralarga (FTTH e FTTC), peraltro in linea con la strategia della società.

La positiva performance delle vendite è stata accompagnata da una minore incidenza dei costi operativi, passata dal 64% al 60%, elevando l’Ebitda a 8,7 milioni (+28%), con una marginalità salita al 41,8% dal 39,6% di fine 2018.

Ancora più evidente l’ascesa dell’Ebit a 5,8 milioni (+37%), dopo ammortamenti e svalutazioni aumentati a quasi 3 milioni (+13%), con la relativa marginalità al 27,6% (24,4% nel 2018).

L‘utile netto si porta a 4,3 milioni (+35%) in presenza di proventi finanziari per 83 mila euro (oneri per 32 mila euro nel 2018) e imposte aumentate a 1,5 milioni, con un tax rate salito dal 22,8% di fine 2018 al 25,9%.

Breakdown Ricavi

Dalla disanima dei ricavi emerge il continuo e crescente sviluppo della principale fonte di entrate, la connessione in banda ultralarga FTTH e FTTC (+45% a 11,7 milioni), che rappresenta ora oltre il 56% del totale. In miglioramento anche il settore della telefonia (+17% a 2,3 milioni), sostenuto dalle vendite dei pacchetti commerciali di tipo flat.

Sostanzialmente in linea con il 2018 i ricavi da servizi di Housing e Cloud (data center) e accessori, mentre segna una flessione il settore RDSL (‐8% a 1,8 milioni) e quello della banda larga tradizionale derivante da connettività basata su cavi in rame (-9% a 3,5 milioni), frutto di una precisa scelta aziendale finalizzata ad incentivare i propri clienti a passare a connessioni in fibra ottica, in banda ultra-larga.

La mappa della base clienti evidenzia la stabilità dei due principali segmenti, con i clienti Business (imprese e aziende) e Residenziali (utenza domestica), rispettivamente al 54% e al 29% del totale ricavi. Seguono il settore Wholesale (13%) e dalla Pubblica Amministrazione (4% dei ricavi).

Dati Operativi

A fine 2019, la rete messa a disposizione da Intred conta 2.900 Km di cavi, con una sviluppo del 49% rispetto a fine 2018. Allo stesso modo è aumentato il numero di utenti con linee dati a banda ultra-larga, larga e wireless, a quota 31.570, con una percentuale di crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Stato Patrimoniale

Gli 11 milioni raccolti nel 2018 con l’Ipo (compreso esercizio greeshoe) hanno rafforzato i mezzi propri e la solidità finanziaria.

A fine 2019 il patrimonio netto cifra in 26,7 milioni, mentre aumenta la liquidità finanziaria netta a 8,1 milioni, rispetto ai 6,6 milioni del 2018 pur in presenza di investimenti effettuati nel periodo, pari a 7,2 milioni, indirizzati allo sviluppo della rete di accesso in fibra ottica nella modalità FTTH e FTTC.

Impegno quest’ultimo rientrante nel piano di investimenti 2019-21 da complessivi 30 milioni, indirizzati al consolidamento della presenza sul territorio lombardo. Piano che sarà finanziato con le risorse raccolte in sede di Ipo e mediante generazione di cassa, ed eventualmente attraverso il ricorso al debito.

Ratio

La società presenta una struttura finanziaria solida, confermata da liquidità finanziarie nette che, di fatto, non rende significativo sia l’indice del rimborso del debito sia il quoziente di indebitamento.

Di buon livello anche l’indicatore di redditività dei mezzi propri, con il Roe a fine 2019 pari al 16,2%, in crescita rispetto al 2018, quando l’aumento di capitale sociale connesso alla quotazione aveva contenuto il ratio al 14% (27% nel 2017).

Outlook

L’attuale scenario nazionale e internazionale è caratterizzato dalla diffusione del Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive poste in essere dall’Autorità governativa. Su questo sfondo, così come sostiene l’organo amministrativo,” i servizi offerti da Intred si sono rivelati fondamentali per garantire la connettività. Pertanto, stante la tipicità del settore ci aspettiamo che il business della Società possa continuare a crescere anche in questo difficile momento storico”, salvo il sopraggiungere di eventi straordinari quali l’insorgere di difficoltà nel tessuto industriale causa tensione sulla liquidità.

La società oltre a proseguire con gli investimenti nello sviluppo della rete proprietaria ampliando la capillarità della rete sul territorio lombardo, sarà impegnata sull’integrazione delle attività della neoacquisita Qcom.

Gli analisti di Integrae Sim (Specialist), data la natura del business di Intred, si riservano l’eventuale revisione delle previsioni, anche se ricordano che i ricavi della società non saranno condizionati dall’epidemia del Covid-19.

Gli stessi, pur in presenza di un aumento dei risultati attesi, stimano una redditività in lieve calo nell’esercizio in corso e in recupero nei due esercizi successivi. Le proiezioni al 2022 evidenziano un sostenuto sviluppo del valore della produzione, atteso a 46,7 milioni a fine periodo previsionale (cagr 19-22 +30%). L’Ebitda è atteso a 18,5 milioni (cagr 28%) e l’Ebit a 11,4 milioni (cagr 26%). L’utile netto nel 2022 è stimato a 8,4 milioni (cagr 25%).

Gli esperti, inoltre, ritengono che il processo di integrazione di Qcom possa procedere rapidamente e che dal 2022 in poi la redditività possa raggiungere il livello pre-transazione. Il Cagr 20-25 è stimato pari a circa il 14,8% con vendite attese in aumento a 35 milioni per l’esercizi in corso fino a circa 70 milioni nel 2025.

Borsa

Dopo avere chiuso il 2019 con un guadagno di oltre l’80%, è proseguito anche in questi primi 5 mesi dell’anno il trend rialzista del titolo Intred. Nonostante un cedimento tra fine febbraio e metà marzo coincidente con il crollo delle borse connesso alla diffusione del coronavirus, il 6 maggio l’azione ha infatti segnato il nuovo massimo storico a 8,5 euro.

Il titolo che prezza 7,52 euro, nelle ultime 52 settimane ha registrato un guadagno dell’85%, rispetto al calo del 22% evidenziato dal Ftse Aim nel medesimo orizzonte temporale.

 

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