Campari convoca i soci, in sede straordinaria, il prossimo 26 giugno, per esprimersi in merito alla proposta di revocare la delibera di trasferimento della sede sociale ad Amsterdam adottata lo scorso 27 marzo.
Ricordiamo che la scorsa settimana la società aveva reso noto che il diritto di recesso non era stato esercitato dal 96% degli azionisti in relazione al suddetto trasferimento in Olanda e alla contestuale trasformazione in Naamloze Vennootschap (N.V.).
Il diritto di recesso era stato validamente esercitato per 46.007.717 azioni, pari al restante 4% del capitale.
Sulla base del prezzo di recesso, pari a 8,376 euro per azione, il controvalore complessivo dei recessi era pari a oltre 385 milioni.
Il CdA di Campari aveva confermato che il perfezionamento dell’operazione non sarebbe stato nell’interesse della società qualora il costo per la liquidazione delle azioni recedute dovesse essere stato superiore a circa 7/8 milioni.
Pertanto, la società aveva segnalato che il board avrebbe confermato la propria raccomandazione alla nuova assemblea di revocare la delibera che approva l’operazione qualora la liquidazione delle azioni recedute avesse generato un costo per la società eccedente suddetto limite.