Nuovo vertice, ma soliti contrasti. Sì è da poco insediato il nuovo board dell’istituto genovese con Francesco Bruno come amministratore delegato che già iniziano le contrapposizioni con l’ex azionista di maggioranza Malacalza investimenti.
La finanziaria, in vista dell’assemblea del prossimo 29 maggio Malacalza Investimenti ha posto al board alcune domande e ha chiesto che venga divulgato con completezza il testo del Settlement Agreement stipulato tra la banca e i diversi soggetti del Gruppo Apollo. Ma la banca ha respinto al mittente la richiesta sostenendo che i vincoli di riservatezza ne impediscono la diffusione.
Ma la questione è di attualità. Tra i punti all’ordine del giorno dell’Assemblea vi è infatti la “rinuncia alle azioni di responsabilità nei confronti degli ex amministratori Cesare Castelbarco Albani e Piero Luigi Montani”. Tale richiesta si basa proprio sugli accordi stabiliti dal Settlement Agreement stipulato tra la banca e i diversi soggetti del Gruppo Apollo.
Per sostenere la propria riservatezza la banca scrive che “Un accordo a valenza strategica della portata di detto contratto non si presta alla piena e totale divulgazione.
Occorre tenere conto degli imprescindibili vincoli di riservatezza sottoscritti dalle parti di detto contratto che è tutt’ora in corso di validità e, in ogni caso, dei generali obblighi di riservatezza connessi al business di società di rilievo internazionale quali quelle del gruppo Apollo e di una società quotata qual é Banca Carige (obblighi che non vengono meno in conseguenza dell’attuale sospensione del titolo dalle negoziazioni).
Si ricorda peraltro che i contenuti di detto Settlement Agreement sono stati, nella misura massima possibile, divulgati nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria della Banca in data 20 settembre 2019”.
In ogni caso Banca Carige “non ha in alcun modo rinunciato, con la stipula del Settlement Agreement all’azione di responsabilità verso gli ex amministratori, da considerarsi pienamente scindibile rispetto alla richiesta risarcitoria intentata nei confronti delle società del gruppo Apollo”.