Mercati Usa – S&P500 (+1,2%) sfiora quota 3.000

L’inizio della settimana successiva alla festività del Memorial Day parte con i fuochi d’artificio e gli indici domestici che mettono a segno corposi rialzi, pur non riuscendo a chiudere sui massimi intraday.

Nel dettaglio, il Dow Jones guadagna il 2,20%, il Russell 2000 il 2,8% mentre il Nasdaq (+0,2%) rischia invece di chiudere negativo nel finale appesantito dal super rally (+35%) dai minimi di marzo.

Lo S&P500 (+1,2%) termina a quota 2.991 punti, scambiando per gran parte della seduta oltre quota 3.000.

Ancora una volta Wall Street ignora tutte le tensioni con la Cina ed il numero dei morti a causa del virus che ha superato la triste soglia delle 100.000 unità e vola nel tentativo di avvicinarsi ai massimi di fine febbraio.

VIX praticamente invariato (-0,5%) a quota 28 punti.

In lieve flessione ieri i due settori più performanti da inizio anno: la tecnologia (-0,1%) ed il sanitario (-0,2%).

Vola invece il settore finanziario (+5,2%) sull’ottimismo della riapertura di gran parte del Paese con Citigroup, Wells Fargo, Bank of America e J.P. Morgan che guadagnano tutte oltre il sette per cento. Molto bene anche gli industriali (+4,2%) e l’energia (+2,8%).

L’ottimismo dei mercati penalizza il mercato obbligazionario con il rendimento del Tbond che guadagna quattro punti base salendo allo 0,7%.

Tra le materie prime, giornata molto positiva per il petrolio che guadagna il 3,3% salendo a quota 34.35 dollari al barile, mentre soffrono i metalli preziosi con l’oro che cede due punti percentuali scendendo sotto quota 1.700 dollari l’oncia.

Infine, sul mercato valutario il dollaro perde smalto nei confronti dell’euro a quota 1,0965.