Con riferimento al contenzioso relativo all’operazione che nel 2013 ha portato alla vendita e contestuale locazione del complesso immobiliare di Via Solferino, la Camera Arbitrale di Milano ha comunicato la pronuncia, da parte del Tribunale Arbitrale, di un lodo parziale e non definitivo e della contestuale ordinanza istruttoria.
Con detti provvedimenti il Tribunale Arbitrale ha affermato la propria competenza a decidere sulle domande di RCS (incluse quelle risarcitorie), respingendo tutte le relative eccezioni pregiudiziali e preliminari sollevate dall’acquirente e ha escluso l’invalidità dei contratti con cui è stata conclusa l’operazione.
Inoltre, il Tribunale Arbitrale ha rilevato che il comportamento dell’acquirente potrebbe dare luogo al risarcimento del danno in favore di RCS e, a tal fine, ha disposto due consulenze tecniche per accertare le condizioni in cui si trovava RCS nel 2013, nonché il valore di mercato dell’immobile tenuto conto, fra l’altro, di tutte le condizioni dell’operazione.
La decisione del Tribunale Arbitrale conferma che l’arbitrato in Italia è la sede competente
a decidere la controversia tra le parti e ciò diversamente da quanto sostenuto dall’acquirente e dai fondi Blackstone, anche nella causa intentata presso la Supreme Court of the State of New York.
L’odierna decisione dimostra, inoltre, che l’azione instaurata da RCS, lungi dall’essere
addirittura un “atto estorsivo”, è meritevole di ulteriore approfondimento e potrebbe condurre a un risarcimento del danno a favore della società.
La decisione del collegio arbitrale è coerente con quanto RCS aveva sin da principio
prospettato all’acquirente, in via stragiudiziale, prima dell’instaurazione dell’arbitrato,
quando la società aveva chiesto all’acquirente di avviare un dialogo finalizzato a ripristinare in concreto l’equilibrio dei contratti.
La società ricorda che il lodo oggetto del presente comunicato giunge dopo il provvedimento del 24 aprile 2019, anch’esso favorevole a RCS, con cui la Supreme Court of the State of New York aveva sospeso il procedimento avviato dall’acquirente e dai fondi Blackstone, proprio in attesa dell’esito dell’arbitrato in Italia.
Questo lodo rinsalda la posizione della società anche davanti alla Supreme Court of the State of New York e dimostra che le domande avversarie ivi proposte sono prive di fondamento.
In questa situazione, RCS attende l’esito dell’istruttoria e del giudizio, rispettosa dell’attività del Tribunale Arbitrale e fiduciosa che, nella vicenda concernente l’immobile, risulterà accertato che l’unica parte danneggiata è stata la stessa RCS.