Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,1%, al di sotto del corrispondente indice europeo (+1,1%) e del Ftse Mib (+1,5%).
Seduta positiva per le borse europee, spinte dall’ottimismo per la fine dei lockdown e la prospettiva di maggiori stimoli in arrivo per l’economia, oltre che dalle speranze sulla ricerca di un vaccino contro il coronavirus. Dinamiche che hanno nuovamente messo in secondo piano le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala di 9 punti base a 197 bp, sui minimi da oltre un mese, con il rendimento del decennale italiano all’1,55 per cento.
Tornando al comparto utility, tra le big, ancora sugli scudi A2A (+2,6%). Seguono Hera (+0,5%) e Snam (+0,4%).
Tra le mid, ha fatto meglio Iren (+1,4%). Nelle sedute dal 18 al 22 maggio 2020 ha acquistato 842.676 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 2,1588 euro, per un controvalore complessivo di 1.819.149,07 euro. A seguito delle operazioni suddette, la società detiene 8.283.264 azioni proprie, pari allo 0,6367% del capitale sociale.
In flessione Falck Renewables (+0,6%) dopo gli acquisti della seduta precedente.
Infine, fra i titoli a minore capitalizzazione, si distingue algoWatt (+2,6%), seguita da Plc (+1,7%).