“Siamo molto soddisfatti della nostra partecipazione al Virtual AIM Italia Conference 2020, un’occasione che ha permesso di incontrare anche in questo momento particolare gli investitori attuali e potenziali seppur in maniera virtuale”.
Così commenta il Direttore Generale di Fervi, Guido Greco, l’evento organizzato da Borsa Italiana lo scorso 25 maggio in cui il gruppo ha presentato i recenti risultati e le prospettive future all’interno dello scenario caratterizzato dall’emergenza Covid-19.
Fervi è una società attiva nel settore della fornitura di attrezzature professionali principalmente per l’officina meccanica, l’officina auto, la falegnameria ed il cantiere e tutto quanto ruota al settore cosiddetto «MRO» (maintenance, repair and operations).
Dopo un 2019 molto positivo, con ricavi in crescita del 19% a 28,8 milioni grazie soprattutto all’acquisizione di Vogel Germany e un flusso di cassa di 2,7 milioni, il gruppo si è trovato inevitabilmente a fare i conti con la crisi sanitaria.
Una situazione di emergenza cui Fervi ha risposto prontamente mettendo in campo iniziative per salvaguardare la redditività e limitare il calo dei volumi, forte anche di una solidità finanziaria che ha consentito di evitare tensioni dal punto di vista della liquidità.
Per contrastare gli effetti della pandemia, “la nostra priorità è stata innanzitutto la messa in sicurezza dell’azienda e di tutti i dipendenti, creando prontamente un comitato di crisi per gestire l’emergenza” spiega il Direttore Generale.
Grazie all’accordo per la rotazione del personale tramite lo smaltimento delle ferie pregresse, la società non ha dovuto ricorrere alla cassa integrazione, ottenendo da un lato “dei benefici dal punto di vista del conto economico e dall’altro garantendo che nessun dipendente vedesse ridursi il proprio stipendio”.
Un ulteriore segnale di sensibilità e commitment del management in un momento di difficoltà congiunturale è stata poi la decisione dei Consiglieri di amministrazione di rinunciare volontariamente al 32% dei loro compensi per il 2020.
A ciò si sono aggiunte una serie di iniziative per mitigare l’atteso calo dei volumi dovuto al lockdown, che inevitabilmente avrà un impatto anche sui risultati di Fervi quest’anno.
“Siamo riusciti nel giro di poche settimane ad attivare rapporti di fornitura per materiale relativo alla protezione delle persone e alla sanificazione per i quali la domanda è esplosa” conferma Greco.
Tra questi si inserisce soprattutto l’importante accordo con GEL che tra maggio e settembre fornirà 10 nuove referenze di prodotti per un valore di circa 0,8 milioni, compensando parzialmente i minori volumi di vendita tra marzo e aprile dovuti allo stop produttivo.
Il tutto mantenendo alta l’attenzione sulla solidità finanziaria, in un gruppo che non ha riscontrato particolari sofferenze anche in un momento di crisi confermando anzi la distribuzione del dividendo 2019.
“Abbiamo aderito alla moratoria sui finanziamenti in essere e abbiamo di recente ottenuto un finanziamento chirografario di 3 milioni, restando in attesa di una delibera per altrettanti 3 milioni” dichiara Greco.
Ulteriori risorse a sostegno della liquidità aziendale che permetteranno di portare avanti i programmi di sviluppo e investimenti pianificati prima dello scoppio della crisi, confidando di riuscire “a uscire dall’emergenza più forti di prima”.
La fine del lockdown ha già dato dei segnali positivi per il business del gruppo, anche se i risultati 2020 subiranno inevitabilmente gli effetti generati dalla pandemia. Per l’intero esercizio, Banca Finnat prevede un calo del valore della produzione di circa il 20%, registrando poi una ripresa a partire dal prossimo anno che dovrebbe proseguire anche nel 2022 con un fatturato superiore al 2019 oltre i 30 milioni.
Il Direttore Generale di Fervi sottolinea però come i dati delle prime settimane di maggio siano molto incoraggianti, evidenziando una ripartenza delle attività a pieno regime. “Se questo trend dovesse essere confermato anche nei prossimi mesi e salvo nuovi shock straordinari, potremmo assistere a un recupero più rapido rispetto a quanto ipotizzato negli scorsi mesi”.
Uno scenario che quindi lascia il management fiducioso nelle prospettive future della società, confermando la propria strategia di crescita attraverso un mix di sviluppo organico e per linee esterne.
In particolare, sul fronte M&A Fervi continua a valutare l’opportunità di acquisizioni di realtà attive nel medesimo mercato di sbocco e che possano essere quindi integrate all’interno della propria offerta, mantenendo i canali distributivi dell’azienda acquisita.
“Con le restrizioni in essere negli scorsi mesi, abbiamo messo in stand-by diverse operazioni che avevamo sul tavolo. Intendiamo comunque riaprire i dossier non appena le condizioni di mercato lo permetteranno” conclude Guido Greco.
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