La potenza di fuoco di Next Generation EU per una ripresa sostenibile e inclusiva

La Commissione europea ha presentato ieri la proposta relativa a un piano di ampio respiro per una ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa per tutti gli Stati membri, sconvolti come il resto del mondo dal Coronavirus.

Un piano che si fonda anche sul Green Deal europeo, quale strategia dell’UE per la ripresa, e sul rafforzamento del mercato unico che deve essere adattato all’era digitale.

A questo fine la Commissione ha proposto di varare un nuovo strumento per la ripresa, Next Generation EU, incorporato in un bilancio dell’UE a lungo termine rinnovato, e ha inoltre presentato il programma di lavoro 2020 adattato, in cui è data priorità agli interventi necessari per sospingere la ripresa e aiutare la resilienza dell’Europa.

Con i 750 miliardi di euro di Next Generation EU e il potenziamento mirato del bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, la potenza di fuoco complessiva del bilancio dell’UE arriverà a 1.850 miliardi.

Per mettere a disposizione i fondi il prima possibile e rispondere ai bisogni più urgenti, la Commissione ha proposto una modifica dell’attuale quadro finanziario pluriennale 2014-2020 per provvedere già nel 2020 risorse per ulteriori 11,5 miliardi.

I fondi reperiti da Next Generation EU s’incanaleranno in tre pilastri.

1. Sostegno agli Stati membri per investimenti e riforme

  • Nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza da 560 miliardi offrirà sostegno finanziario per investimenti e riforme, anche nell’ottica della transizione verde e digitale e per la resilienza delle economie nazionali, assicurandone il collegamento con le priorità dell’UE. 
  • Gli attuali programmi della politica di coesione riceveranno 55 miliardi in più da qui al 2022 nell’ambito della nuova iniziativa REACT-UE; i fondi così reperiti saranno assegnati in funzione della gravità delle conseguenze socioeconomiche della crisi, tra cui il livello di disoccupazione giovanile e la prosperità relativa degli Stati membri. 
  • Potenziamento del Fondo per una transizione giusta con un importo che potrà arrivare a 40 miliardi aiuterà gli Stati membri ad accelerare l’approdo alla neutralità climatica.
  • Rinforzo di 15 miliardi per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale aiuterà le zone rurali a introdurre i cambiamenti strutturali richiesti ai fini del Green Deal europeo.

2. Rilanciare l’economia dell’UE incentivando l’investimento privato

  • Nuovo strumento di sostegno alla solvibilità che avrà in dotazione 31 miliardi e mirerà a reperire sostegno alla solvibilità per 300 miliardi a favore delle imprese di tutti i settori economici e a prepararle all’economia più pulita, digitale e resiliente del futuro.
  • Potenziamento di InvestEU, il programma faro d’investimento europeo, fino a concorrenza di 15,3 miliardi permetterà di mobilitare investimenti privati in progetti in tutta l’Unione.
  • Nuovo dispositivo per gli investimenti strategici incorporato in InvestEU genererà, grazie al contributo di 15 miliardi di Next Generation EU, investimenti per un importo fino a 150 miliardi nel miglioramento della resilienza dei settori strategici, specie quelli collegati alla transizione verde e digitale, e nelle catene fondamentali del valore nel mercato interno.

3. Trarre insegnamento dalla crisi

  • Nuovo programma per la salute EU4Health, coni una dotazione di 9,4 miliardi, potenzierà la sicurezza sanitaria e permetterà di prepararsi alle crisi sanitarie del futuro.
  • Rinforzo di 2 miliardi del meccanismo di protezione civile dell’Unione RescEU.
  • Orizzonte Europa riceverà 94,4 miliardi, potenziamento che permetterà di finanziare attività essenziali di ricerca nel campo della salute, la resilienza e la transizione verde e digitale.
  • Per sostenere i suoi partner nel mondo, l’Unione assegnerà una dotazione supplementare di 16,5 miliardi all’azione esterna, assistenza umanitaria compresa.
  • Potenziamento di altri programmi dell’UE per allineare completamente il futuro quadro finanziario ai bisogni della ripresa e alle priorità strategiche e per aumentare la flessibilità e la reattività del bilancio dell’UE.