Mercati – Piazza Affari (+2,5%) chiude in vetta al Vecchio Continente

Seduta positiva per le borse europee, fra cui svetta Milano con il Ftse Mib in rialzo del 2,5% a 18.351 punti, dopo aver chiuso arretrata nella seduta precedente. Seguono il Cac 40 di Parigi (+1,8%), il Ftse 100 di Londra (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,1%), e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%).

Oltreoceano, avanzano leggermente Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,4%) dopo una partenza incerta, con il listino tecnologico sotto osservazione per la possibile stretta di Trump sui social media in seguito alle accuse a Twitter.

Nel complesso continua comunque a prevalere l’ottimismo per una ripresa economica più rapida del previsto, grazie anche agli stimoli delle autorità, nonostante le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina alimentate dalla questione Hong Kong.

Il Segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha dichiarato che Pechino ha minato l’autonomia dell’ex colonia britannica, mettendone a rischio il trattamento speciale per la legge americana e lo status di centro finanziario globale.

Nel Vecchio continente, i riflettori restano puntati sul Recovery fund presentato ieri dalla Commissione europea, anche se Paesi come l’Olanda si oppongono ai 500 miliardi a fondo perduto su 750 miliardi complessivi del pacchetto.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa si sono attestate a 2,12 milioni, sostanzialmente in linea con le attese e in calo rispetto a 2,44 milioni della rilevazione precedente. La seconda stima preliminare sul Pil americano del primo trimestre, invece, ha evidenziato una contrazione del 5% rispetto al -4,8% della prima lettura.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,05 mentre il cambio fra biglietto verde e yen viaggia poco mosso a 107,7.

Tra le materie si muovono in misura differente le quotazioni del greggio con il Brent (+2%) a 35,3 dollari e il Wti (-0,2%) a 32,7 dollari, dopo l’incremento delle scorte statunitensi evidenziato dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si riduce a 184 punti base con il rendimento dei Btp in discesa all’1,42 per cento.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spicca il balzo di Ferragamo (+16,3%), dopo l’annuncio di un nuovo assetto di governance che vede il ritorno di Michele Norsa nel ruolo di vicepresidente esecutivo. In deciso rialzo anche Pirelli (+8,2%) e Campari (+6,5%). Chiude in controtendenza Atlantia (-1,2%) che ha aperto all’ingresso di soci terzi nel capitale della controllata Autostrade per l’Italia.