Banca Ifis si è aggiudicata, al termine del processo competitivo di vendita, il 70,77% del capitale di Farbanca detenuto da Banca Popolare di Vicenza. Il restante 29,23% del capitale è detenuto da 450 piccoli azionisti, prevalentemente farmacisti.
Il prezzo che verrà pagato al closing per il 70,77% del capitale sociale è di 32,5 milioni, eventualmente ridotto a seguito dell’aggiustamento prezzo previsto nel contratto. Il closing è subordinato al rilascio delle necessarie autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità. Unitamente alla firma contratto è previsto il pagamento di una caparra confirmatoria pari al 15% del corrispettivo.
“La transazione ha una forte valenza strategica perché consente a Banca Ifis di consolidare la propria posizione di mercato nei finanziamenti alle farmacie e di conseguire importanti sinergie con la controllata Credifarma, dando vita al polo specializzato leader del settore in Italia”, spiega Luciano Colombini, amministratore delegato di Banca Ifis.
Banca Ifis rafforzerà il presidio commerciale, raggiungendo oltre 4.700 farmacie clienti e una quota di mercato del 26%, grazie alla combinazione di Credifarma (quasi 2.800 farmacie clienti) e di Farbanca (circa 1.900 farmacie clienti).
Farbanca ha chiuso il 2019 con un utile netto di 4,1 milioni e crediti verso la clientela pari a circa 598 milioni. Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto è di 65,5 milioni, il CET1 è pari al 16% e le attività ponderate per il rischio (RWA) sono di 409,9 milioni. Al 31 dicembre 2019, Farbanca presenta una struttura operativa efficiente e snella con un cost/income pari al 43,5% e 36 dipendenti. L’impatto stimato sul Cet1 è di circa 21 punti base.
“L’operazione, che conferma la capacità progettuale di Banca Ifis anche in un momento particolarmente difficile per l’economia del Paese, ha un solido razionale industriale e costituisce la naturale evoluzione dell’investimento effettuato storicamente nel settore. Proporremo al mondo delle farmacie una gamma completa di soluzioni personalizzate nel factoring, leasing, finanziamenti a breve, mutui e polizze assicurative anche attraverso il canale digitale” conclude Colombini.