Il Cda di Trevi ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2019. I ricavi del gruppo sono aumentati dell’1% a 623,2 milioni e si riferiscono esclusivamente al settore Fondazioni, composto dalle divisioni Trevi e Soilmec.
L’Ebitda adjusted, che esclude oneri non ricorrenti per circa 17 milioni riferiti agli onorari degli advisor che hanno collaborato al processo di ristrutturazione e ad altri oneri di natura straordinaria, si è attestato a 59,4 milioni (+5% rispetto al 2018), con una marginalità al 9,5% (+30 punti base rispetto al 2018). L’Ebitda, invece, è pari a 42,5 milioni (-15% circa), impattato positivamente per 15,6 milioni a seguito dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS.
L’Ebit è risultato negativo di 36,9 milioni, rispetto a +14,2 milioni del 2018, risentendo soprattutto di svalutazioni di immobilizzazioni, rimanenze e crediti. Limitato invece l’impatto del nuovo IFRS 16.
Il 2019 si è chiuso con una perdita netta di gruppo di 75,8 milioni, in miglioramento di 67,6 milioni rispetto al deficit di 143,4 milioni del 2018, una dinamica che ha beneficiato della riduzione della perdita netta da attività discontinue riferita al settore Oil&Gas, in dimissione, diminuita da 119,5 milioni a 11,4 milioni nel 2019
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2019 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 736,4 milioni, in aumento rispetto ai 692,6 milioni al 31 dicembre 2018. L’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ha comportato un aumento dell’indebitamento netto di 22,7 milioni.
Il portafoglio lavori a fine anno 2019 relativo al core business ammontava a 374,5 milioni, in diminuzione del 25% rispetto all’esercizio precedente. Gli ordini acquisiti nello stesso periodo sono risultati pari a 503,5 milioni, in calo del 28% rispetto ai 696,2 milioni del 2018.
Nei primi quattro mesi del 2020 gli ordini acquisiti sono invece pari a circa 200 milioni (+15% rispetto al pari periodo 2019) e il backlog ha raggiunto i 444 milioni.
Per il 2020, la società, che ha portato a termine il processo di ristrutturazione, si dice pronta ad affrontare le nuove sfide derivanti dall’emergenza Covid-19, ma l’impatto della pandemia sul business del gruppo non è al momento chiaramente delineabile.