Banche (+2,7%) – Partenza sprint per Banco Bpm (+6,5%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un guadagno del 2,7% e in linea all’analogo europeo (+2,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,8%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, anche se ci sono forti timori che la recessione possa essere più lunga del previsto.

Da ultimo, la Commissione Europea ha annunciato un “Recovery Fund” da 750 miliardi, di cui l’Italia ne beneficerà per 173 miliardi.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo ha varato un nuovo decreto da 55 miliardi per sostenere imprese e famiglie, mentre nel frattempo ha consentito l’ulteriore riapertura delle attività e degli spostamenti.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 190 pb, il comparto bancario ha portato a casa un’altra ottima seduta.

Sul Ftse Mib in luce Intesa Intesa Sanpaolo (+1,8%), che ha ribadito la validità dell’Ops sul capitale di Ubi (+2,4%), in attesa dei pronunciamenti delle authority. In gran spolvero Banco Bpm (+6,5%), che potrebbe riprendere il de-risking. Ok Mediobanca (+8,1%), dopo la richiesta presentata alla Vigilanza da Leonardo Del Vecchio di salire fino al 20% del capitale.

Sul Mid Cap ancora acquisti su Mps (+1,5%), che ha allo studio lo scorporo di una parte dei crediti deteriorati dopo il via libera informale ricevuto dalla Commissione Europea.

Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento e la cui assemblea ha approvato il raggruppamento delle azioni.