Partenza sopra la parità a Wall Street con i mercati che continuano a sperare nella ripresa economica a livello globale, nonostante le tensioni tra Washington e Pechino e le preoccupazioni per gli scontri negli Stati Uniti.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,1%.
Non si placano le proteste in diverse città americane, iniziate in seguito alla morte di un cittadino afroamericano, George Floyd, nel corso di un fermo da parte della polizia di Minneapolis.
Ad appesantire il clima ha contribuito l’annuncio di un possibile intervento militare da parte del presidente Usa Donald Trump, minacciando di utilizzare l’esercito per porre fine ai disordini.
A ciò si aggiungono le crescenti tensioni tra Washington e Pechino, alimentate dalla questione politica legata a Hong Kong dopo l’approvazione di una nuova legge sulla sicurezza nazionale che limita l’autonomia dell’ex colonia britannica.
Intanto sul Forex il cambio dollaro/yen risale a 108,8, mentre l’euro/dollaro viaggia in prossimità dei massimi da 11 settimane a 1,117 in attesa del meeting Bce di giovedì, da cui i mercati si attendono un ampliamento delle misure di stimolo.
In rialzo la sterlina a 1,255 sul dollaro, mentre questa settimana è in programma un nuovo round di colloqui tra Regno Unito ed Unione europea in cui Londra dovrebbe chiarire se intende chiedere un’estensione della deadline di dicembre del periodo di transizione.
Tra le materie prime le quotazioni del greggio sono sostenute dalle aspettative che l’Opec+ raggiungerà un accordo per estendere i tagli alla produzione nei colloqui dei prossimi giorni, con il Brent (+1,6%) a 39 dollari e il Wti (+1,1%) a 35,9 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,67% e quello del biennale allo 0,16%.
