Utility (+1,3%) – Ben intonate Snam (+2,7%) ed Enel (+1,4%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,3 per cento, facendo meglio del corrispondente europeo (+0,4%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1,8%).

L’attenzione degli investitori si è mantenuta sui segnali di ripresa economica dalla pandemia e l’escalation delle tensioni in corso tra Usa e Cina.

Nel frattempo sale l’attesa per il meeting della Bce in programma giovedì prossimo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è ridotto a 187 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,47%.

Tra le big la migliore è stata Snam (+2,7%).

Segue Enel (+1,4%) la cui controllata per le rinnovabili Enel Green Power (EGP) si è aggiudicata nella seconda asta FER indetta dal GSE (Gestore Servizi Energetici) 68 MW di nuova capacità rinnovabile per due progetti eolici e 38,3 MW di potenza nominale derivante dal rifacimento di impianti idroelettrici già in servizio.

Tra le mid ha fatto meglio Falck Renewables (+3,4%).

L’assemblea degli azionisti di Ascopiave (+0,7%) ha approvato il bilancio 2019 e la distribuzione di un dividendo di 0,2133 euro per azione. I soci hanno anche nominato il nuovo Cda con Nicola Cecconato confermato presidente.

Tra le small gli acquisti si sono concentrati maggiormente su Alerion (+5,2%).

algoWatt (+2,6%) ha comunicato che al 30 aprile scorso l’indebitamento finanziario netto del gruppo assommava a 64,2 milioni, di cui 25,7 milioni a breve termine, in lieve aumento rispetto ai 64 milioni a fine marzo 2020.

A fine aprile il gruppo Seri Industrial (-0,9%) riportava invece un indebitamento finanziario netto pari a 70,9 milioni, in calo rispetto ai 72,8 milioni del mese precedente.