Mercati – Chiusura in forte rialzo con ripresa attività e attesa per Bce, Milano a +3,5%

Altra seduta positiva per le borse del Vecchio Continente, sostenute dalle speranze per una ripresa economica più rapida del previsto e dall’attesa di nuovi stimoli in arrivo domani dalla Bce.

Il Ftse Mib di Milano chiude con un progresso del 3,5% a 19.641 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+3,9%), il Cac 40 di Parigi (+3,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+2,9%) e il Ftse 100 di Londra (+2,6%). In rialzo anche Dow Jones (+1,7%), S&P500 (+1,2%) e Nasdaq (+0,7%) a Wall Street dopo la diffusione dei dati Adp di maggio migliori delle aspettative.

L’azionario globale viaggia sui massimi da tre mesi, con i listini americani solo parzialmente rallentati negli ultimi giorni dalle tensioni sociali interne innescate dalla morte di George Floyd e dalle frizioni con la Cina che rischiano di compromettere l’accordo commerciale faticosamente stipulato nei mesi scorsi.

Tuttavia, gli investitori prediligono l’ottimismo per la progressiva riapertura delle attività in tutto il mondo e i segnali di stabilizzazione dopo la crisi del Covid-19, con un miglioramento complessivo dei dati macro nonostante il quadro economico rimanga debole.

A maggio gli indici Pmi servizi e composito dell’eurozona (rispettivamente pari a 30,5 e 31,9 punti) hanno evidenziato che l’attività della regione è ancora in contrazione, ma ad un ritmo decisamente più lento rispetto ai due mesi precedenti, in cui era stata affossata dai lockdown.

In Cina il Pmi servizi di maggio è balzato a 55 punti dai 44,4 di aprile, riportando il maggior rialzo da 10 anni e alimentando le speranze per una ripresa a V della prima economia asiatica.

Negli Usa, la stima Adp di maggio ha evidenziato la perdita di 2,76 milioni di impieghi nel settore privato, nettamente inferiore ai 9 milioni previsti e agli oltre 19 milioni di aprile, in attesa del job report ufficiale in uscita venerdì. In miglioramento, ma ancora in zona contrazione, i Markit Pmi americani mentre gli ordini di fabbrica e di beni durevoli sono scesi rispettivamente del 13% e del 17,7% ad aprile. L’Ism non manifatturiero è risalito leggermente a 45,4 punti a maggio dai 44,4 di aprile.

In Europa, inoltre, gli operatori guardano con ottimismo alla riunione di domani della Bce, che dovrebbe incrementare il programma di acquisti di titoli di altri 500 miliardi.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,123 mentre il cambio fra biglietto verde e yen arrotonda i guadagni della seduta precedente avvicinandosi a quota 109.

Tra le materie prime si interrompe il rally del greggio con il Brent (-0,5%) a 39,4 dollari e il Wti (+0,2%) a 36,9 dollari, in scia al probabile slittamento del meeting Opec+ di questa settimana, nonostante i dati settimanali dell’Energy Information Administration che hanno evidenziato un calo delle scorte americane.

Rendimenti in rialzo sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund poco mosso a 189 punti base e il tasso del decennale italiano all’1,55%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib spicca Leonardo (+8,5%) seguita da Stm (+8,3%), che beneficia delle indicazioni di Microchip Technology, mentre arretra ancora Diasorin (-3%). In calo anche Telecom Italia (-1%), appesantita dai rumors su un possibile ingresso di Iliad nel business del fisso.