Il 2019 è stato il secondo anno di un periodo di trasformazione del Gruppo Agatos che si sta focalizzando sui mercati di maggiore potenziale: il biometano, il fotovoltaico e l’efficienza energetica.
Un processo che prevedeva anche un piano di dismissioni di asset/partecipazioni non strategici che nel 2019 ha visto la cessione di due partecipazioni minoritarie in SPV di impianti fotovoltaici e la cessione dell’intera proprietà di un impianto fotovoltaico.
Invece, il ritardo del Progetto Marcallo ha subito un ulteriore slittamento. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha rallentato le fasi finali del closing della cessione del progetto Marcallo e la controparte ha richiesto una estensione del termine ultimo al 30 giugno 2020.
Sul fronte dei numeri, il gruppo Agatos ha registrato un valore della produzione è pari a 6,6 milioni sostanzialmente in linea con il preconsuntivo comunicato a fine novembre 2019, ma in calo del 12% rispetto a 7,5 milioni del 2018.
L’Ebitda è balzato a 250mila euro da 6mila euro dell’esercizio precedente. Il preconsuntivo indicava un valore di 94mila euro.
L’Ebit è negativo per 1,4 milioni, in miglioramento del 43% rispetto al 2018, grazie a minori ammortamenti accantonamenti a fondi rischi e svalutazioni (-33% a 1,6 milioni).
Il conto economico chiude con una perdita netta di 2,41 milioni, in miglioramento del 21% rispetto al 2018. Il risultato di pertinenza del Gruppo ammonta a -2,35 milioni, in miglioramento del 22% rispetto a -3 milioni dell’esercizio precedente.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 15,3 milioni in diminuzione di circa 1,4 milioni rispetto al 2018 principalmente per effetto delle cessioni di asset non strategici.
Infine si segnala che è stata convocata l’assemblea straordinaria degli Azionisti per il24 giugno 2020 in prima convocazione e l’8 luglio 2020 in seconda convocazione per deliberare sull’abbattimento parziale del capitale sociale per perdite.
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