Analisi tecnica – Inwit: in cerca di direzionalità prima dell’ingresso nel Ftse Mib

Dallo scorso 27 maggio le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nelle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche stanno effettuando uno stretto movimento laterale al di sotto della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 9,564 euro, e al di sopra della media mobile a 200 osservazioni, attualmente di passaggio a 8,878 euro.

Questo quadro grafico neutrale potrebbe, però, essere messo a rischio dal cedimento del sopracitato supporto dinamico, ma anche statico, posizionato a 8,878 euro, in quanto i corsi delle azioni Inwit potrebbero scivolare rapidamente verso il successivo supporto individuabile a 8,742 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Giovanni Ferigo potrebbero accelerare la discesa verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 8,478 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 8,233 euro.

Un primo segnale di forza per i corsi delle azioni Inwit, al contrario, potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 9,295 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dal breakout della sopracitata media mobile a 100 sedute, attualmente in transito a 9,564 euro. In questo scenario positivo, le quotazioni dei titoli primo Tower operator italiano potrebbero poi mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista individuabile a 9,795 euro, con successivo target posizionabile a 10,15 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Inwit è pari a +5,3% (+46,4% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,73 euro, con un potenziale rialzista del 16,8 per cento. Ricordiamo che il prossimo 22 giugno le azioni in esame, insieme a quelle di Interpump, prenderanno il posto di Salvatore Ferragamo e di Bper Banca nell’indice Ftse Mib.

Quotazione di riferimento: 9,19 euro

 

+10,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,15 euro;

+6,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,795 euro;

+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,564 euro;

+1,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,295 euro;

 

-3,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,878 euro;

-4,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,742 euro;

-7,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,478 euro;

-10,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,233 euro.