Mercati – Milano inverte la rotta (+0,7%) dopo la BCE

Le principali borse europee si muovono in maniera contrastata dopo la decisione della BCE di aumentare ed estendere la scadenza del programma di acquisti PEPP. Rispetto alla mattinata, la situazione è decisamente migliorata. Il tutto dopo i forti rialzi degli scorsi giorni.

Intorno alle ore 16:00, il Ftse Mib di Milano inverte la rotta e guadagna lo 0,7% in area 19.780 punti. Il Cac 40 di Parigi sale dello 0,1%, mentre si muovono appena sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

L’Ibex 35 di Madrid lascia sul terreno l’1,3%, il Dax30 di Francoforte l’1%, i% e il Ftse100 di Londra lo 0,5 per cento.

Intanto Wall Street ha registrato una partenza sottotono, con i mercati che sembrano prendersi una pausa dopo il recente rally sostenuto dall’ottimismo su una rapida ripresa dell’economia. Dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 cede lo 0,3%, mentre Dow Jones e Nasdaq arretrano dello 0,2% per cento.

Il focus degli operatori era rivolto soprattutto sulle decisioni della BCE, che ha deciso di incrementare di altri 600 miliardi (500 miliardi le attese) il programmi di acquisti PEPP (portando il totale a 1.350 miliardi) e di estenderlo fino a giugno 2021 per sostenere l’economia duramente impattata dal coronavirus.

Il numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde, nel corso della consueta conferenza stampa post riunione ha spiegato di avere riscontrato tiepidi segnali di miglioramento dall’economia europea, anche se le ultime rilevazioni “confermano che l’area euro sta assistendo a una contrazione economica senza precedenti, con forti perdite di lavoro e reddito che hanno portato a cadute significative di spese per consumi e investimenti”. I rischi restano orientati al ribasso

Dopo il crollo del secondo trimestre, si prevede che l’attività nell’area dell’euro rimbalzi nel terzo trimestre poiché le misure di contenimento vengono ulteriormente allentate, supportate da condizioni finanziarie favorevoli, una posizione di bilancio espansiva e una ripresa dell’attività globale, sebbene la velocità e la portata complessive del rimbalzo rimangano altamente incerte”, ha aggiunto la Lagarde.

Per il 2020 la BCE stima una contrazione del Pil pari all’8,7%, con un parziale rimbalzo nel 2021 (+5,2%). L’inflazione è attesa allo 0,3% per quest’anno, per poi risalire allo 0,8% nel 2021.

Lagarde, ribadendo che la BCE userà tutti gli strumenti a disposizione a sostegno dell’economia, ha accolto positivamente il “Recovery Fund” varato dall’UE e ribadito che servono delle politiche di bilancio ambiziose e coordinate per sostenere la ripresa.

Nel frattempo crescono gli attriti tra Stati Uniti e Cina, dopo il divieto imposto dall’amministrazione Trump di impedire alle compagnie aeree cinesi di volare negli Usa in risposta al fatto che Pechino non ha approvato la ripresa dei voli verso la Cina da parte di United e Delta Airlines.

Per quanto riguarda l’agenda macro odierna, le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono crollate anche nel mese di aprile (-11,7% m/m e -19,6% a/a). Nella settimana conclusa il 30 maggio le richieste americane di sussidi di disoccupazione sono risultate pari a 1,877 milioni di unità (1,833 milioni le attese), inferiori ai 2,126 milioni della settimana precedente (dato rivisto da 2,123 milioni). Il tutto in attesa dei dati sul mercato del lavoro in uscita domani.

Sul forex, dopo la BCE il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,1264 e il cambio dollaro/yen a 108,9.

Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-0,9%) a 39,43 dollari al barile e il Wti (-1,8%) a 36,63 dollari al barile. Arabia Saudita e Russia hanno concordato di prolungare i tagli per un altro mese, spiegando però che l’accordo potrebbe saltare se i membri dell’alleanza dei Paesi produttori non saranno disposti a rispettare i target di riduzione dell’output.

Sull’obbligazionario, dopo la decisione della BCE, il rendimento del decennale italiano scende all’1,39% con il relativo spread verso il Bund tedesco in significativo calo a 172 punti base (dai 191 pb di questa mattina).

Infine, tornando a Piazza Affari, si segnalano gli acquisti su Banco Bpm (+2,6%), Italgas (+2%), Recordati (+1,9%) e Tenaris (+1,8%). In coda Ferragamo (-2,9%), Amplifon (-2,2%), Cnh (-2%) e Moncler (-2%).