Nel pomeriggio le principali piazze del Vecchio Continente accelerano al rialzo, sostenute dalla positiva lettura dei non-farm payrolls USA di maggio, in grado di dare ulteriore spinta ai mercati tornati in modalità rally dopo il meeting di ieri della BCE.
Intorno alle ore 16:00, il Ftse Mib di Milano guadagna il 2,5%, l’Ibex35 di Madrid il 4,1%, il Cac40 di Parigi il 3,4%, il Dax30 di Francoforte il 3,1% e il Ftse 100 di Londra il 2%.
Oltreoceano, apertura all’insegna del denaro anche per Wall Street con il Dow Jones a +2,9%, l’S&P500 a +2,2% e il Nasdaq a +1,7%.
Il dato sull’occupazione di maggio negli Stati Uniti ha visto la creazione di oltre 2,5 milioni posti di lavoro nel settore non agricolo (-7,5 milioni di unità ), dopo il crollo record di aprile, e il tasso di disoccupazione scendere al 13,3 per cento (19% consensus).
Indicazioni positive accolte con favore dai mercati che questa mattina avevano festeggiato la decisione di Francoforte di potenziare, oltre le attese, gli acquisti di titoli governativi per 600 miliardi, in aggiunta ai 750 miliardi già annunciati a marzo, estendendoli fino a giugno 2021 per contrastare i danni economici provocati dalla pandemia.
Ricordiamo come ieri il numero uno della Bce Christine Lagarde ha al tempo stesso sottolineato che la zona euro dovrà affrontare una contrazione senza precedenti, con l’Eurotower che ha aggiornato le stime di marzo prevedendo un calo del Pil dell’8,7% per quest’anno.
Ritornando all’agenda macro odierna, questa mattina sono stati diffusi gli ordini al settore manifatturiero in Germania che, pur evidenziando un nuovo crollo (-25,8% su base mensile vs -20% consensus) per effetto della crisi sanitaria, non hanno particolarmente preoccupato gli operatori.
Sul forex, la moneta unica cede terreno verso il dollaro a 1,1308, mentre il dollaro/yen sale a 109,61.
Tra le materie prime, corrono le quotazioni del greggio con il Brent (+4,9%) a 41,97 dollari al barile e il Wti (+4,3%) a 39,02 dollari al barile in scia alla notizia che l’Opec+ si riunirà domani per discutere l’estensione dei tagli record alla produzione e per approvare un nuovo approccio per costringere i Paesi più restii come l’Iraq e la Nigeria a rispettare maggiormente i limiti già esistenti.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,40% con il relativo spread verso il bund tedesco a 168 punti base.
A Piazza Affari, forti acquisti su Ferragamo (+10,1%), CNH (+9%) e Bper (+8,6%). In coda Diasorin (-6,3%).