Mercati – Apertura in rialzo all’indomani della Bce

Apertura positiva per le borse europee, all’indomani del meeting della Banca centrale europea e in attesa dei dati di maggio sull’occupazione americana. A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,7% in area 19.970 punti.

Bene anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,9%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

Ieri Francoforte ha deciso di potenziare oltre le attese gli acquisti di titoli governativi per 600 miliardi, oltre ai 750 miliardi già annunciati a marzo, estendendoli fino a giugno 2021 per contrastare i danni economici provocati dalla pandemia.

Il presidente della Bce Christine Lagarde ha parlato di una contrazione senza precedenti per la zona euro, con l’Eurotower che ha aggiornato le sue stime elaborate a marzo prevedendo un calo del Pil dell’8,7% quest’anno.

Sul fronte macro, in Germania gli ordini al settore manifatturiero ad aprile sono crollati del -25,8% su base mensile per effetto della crisi sanitaria, dopo il -15% del mese precedente e rispetto al -20% atteso dal consensus.

L’attenzione degli investitori oggi sarà però rivolta soprattutto sul Job Report Usa di maggio, con un tasso di disoccupazione atteso sui livelli più alti del secondo dopoguerra e i non farm payroll stimati in calo di 8 milioni dopo il crollo record di 20,54 milioni ad aprile.

Intanto sul Forex prosegue il rally della moneta unica dopo l’annuncio della Bce sul Pepp con il cambio euro/dollaro balzato a 1,137, mentre il dollaro/yen sale a 109,3.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 40,4 dollari e il Wti (+0,6%) a 37,6 dollari, mentre l’oro viaggia in area 1.708 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, ancora in calo lo spread Btp-Bund in area 169 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,4%.

Tornando a Piazza Affari in evidenza in avvio le banche, con Intesa SP (+3,6%), Banco Bpm (+3,7%), Bper (+3,8%), Ubi (+3%) e Unicredit (+3%) in testa al Ftse Mib. In rialzo anche Fca (+3,2%), Saipem (+2,8%), Exor (+2,8%) ed Eni (+2,5%), mentre arretra Diasorin (-1,3%).