Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,6% e in direzione opposta all’omologo europeo (-0,4%), beneficiando dell’andamento tonico del comparto bancario (+1,1%) e sovra-performando il Ftse Mib (0,0%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia.
Da ultimo, la Commissione Europea ha annunciato un “Recovery Fund” da 750 miliardi, di cui l’Italia ne beneficerà per 173 miliardi, mentre la BCE ha comunicato che aumenterà il programma di acquisto PEPP di altri 600 miliardi e lo estenderà fino a giugno 2021.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo ha varato un nuovo decreto da 55 miliardi per sostenere imprese e famiglie, mentre nel frattempo ha consentito l’ulteriore riapertura delle attività e degli spostamenti.
L’andamento vivace del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, incluse Azimut (+2,5%) e Fineco (+1,6%), sostenuta anche dal solido dato sulla raccolta netta di maggio, sul Ftse Mib.
Sul listino principale ritracciano Nexi (-0,8%), sempre al centro di voci su possibili operazioni di M&A, ed Exor (-2,2%), che ha avviato l’Opa su Gedi.
Tra le Mid Cap in luce Banca Ifis (+3,8%), che ha acquistato la quota di maggioranza di Farbanca. Ok Cerved (+1,7%) e doValue (+0,4%). Denaro su illimity (+0,1%), che ha da poco completato la prima operazione nei crediti distressed energy.
Tra le Small Cap rallenta Banca Intermobiliare (-1,4%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.