“Entro fine giugno, inizio luglio, cederemo 1,2 miliardi di sofferenze con una cartolarizzazione Gacs. È un ulteriore step nel processo di de-risking”.
Lo ha affermato in un’intervista a Il Giorno Alessandro Vandelli, Ad di Bper, il quale ha poi aggiunto, riguardo al piano industriale, che “servirà una revisione degli obiettivi del 2020. Ma avendo approvato il piano nel 2019 abbiamo avuto un anno e due mesi per realizzare gran parte delle azioni pianificate e altre si finalizzeranno nei prossimi mesi”.
Riguardo all’acquisto di alcuni sportelli nell’ambito dell’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi, il manager ha ribadito “pienamente la valenza strategica di un’operazione che può consentirci di crescere in aree strategiche del Paese nel modo più efficiente, cioè acquisendo rete e clientela senza sopportare il costo di ristrutturazioni. Tra l’altro potremo riequilibrare la nostra presenza in Lombardia”.
“Il meccanismo del prezzo da pagare per rilevare il ramo d’azienda da Intesa è stato rinegoziato: ora è ancorato agli andamenti delle banche sul mercato. L’aumento di capitale, già deliberato dalla nostra assemblea dei soci, è fino a un miliardo, ma nelle condizioni di oggi potrebbero bastare 500/600 milioni”.
La nostra pianificazione originale prevedeva un aumento di capitale a settembre per chiudere il processo alla fine del 2020. Nelle prossime settimane si potranno capire meglio le tempistiche”, ha aggiunto il manager.